Omofobia, Binetti: il Pd non può imporre il pensiero unico
La Parlamentare del Partito Democratico si domanda «se serve una legge sui gay?»
ROMA - «Sono per il pieno rispetto della persona gay, ma non condivido la cultura secondo cui i generi sarebbero cinque e non due: maschile, femminile, omosessualità maschile e femminile, transgender. Questo è il punto».
Paola Binetti, la parlamentare teodem del Pd che ieri votando contro la legge sull'omofobia ha suscitato tensioni nel partito fino a spingere il segretario Dario Franceschini a mettere in discussione la sua permanenza nel Pd in un'intervista alla Stampa ribadisce il suo punto di vista.
Quindi rivolta a Franceschini Binetti dice che «sbaglia» a considerarla un problema per il Pd, «un grande partito - sostiene - non può imporre il pensiero unico, specie in materie così delicate» e infine a proposito della necessità di una legge sui gay aggiunge: «Ma è sicuro che serva?».
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