Camera boccia legge sull'omofobia, nel Pd scoppia caso Binetti
Franceschini: «per Paola Binetti si pone un problema di permanenza nel Pd». Sit-in dell'Arcigay davanti a Montecitorio
ROMA - L'Aula della Camera ha 'bocciato' ieri la legge sull'omofobia. La maggioranza ha approvato la pregiudiziale di costituzionalità presentata dall'Udc al testo sull'omofobia. E nel Pd scoppia un nuovo caso Binetti: la deputata, unica nel Pd, ha votato contro l'indicazione del suo gruppo parlamentare nell'esame in Aula della legge sull'omofobia. Tanto che secondo il segretario del partito Dario Franceschini, per Paola Binetti si pone un «problema di permanenza nel Pd».
Lo 'stop' alla legge porta immediatamente in piazza l'Arcigay con un sit-in davanti palazzo Montecitorio: protagonista della serata Anna Paola Concia, la deputata del Pd relatrice della proposta di legge bocciata per incostituzionalità dall'Aula di Montecitorio.
In aula a Montecitorio la maggioranza insieme all'Udc aveva chiesto un rinvio in Commissione di un testo che raccoglieva parecchie perplessità e in Comitato dei nove si era raggiunto un accordo in questo senso. Tuttavia, una volta in Aula, il Pdl ha cambiato idea e ha votato per il proseguimento dell'esame e l'immediata votazione della pregiudiziale di costituzionalità.
Nel corso della discussione, la maggioranza era stata battuta in Aula alla Camera sulla richiesta di rinviare il testo in Commissione. La proposta portata in Aula dal presidente della Commissione Giustizia, Giulia Bongiorno, è stata infatti bocciata.
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