Frattini: «Parole portavoce UE strumento opposizioni»
«Il Pd fa solita polemica interna. Schulz è capo partito sinistra»
ROMA - Il ministro degli Esteri ex commissario dell'Unione europea Franco Frattini corre in soccorso al presidente del Consiglio dopo che ieri Silvio Berlusconi ha chiesto ai commissari europei di tacere e ai loro portavoce di non intervenire pubblicamente su alcun tema: «In primo luogo guardiamo alla risposta del portavoce del presidente della commissione, il quale ha detto c'è stata una richiesta di chiarimenti, non c'è stata una critica», ha affermato il titolare della Farnesina in un'intervista al Gr1 Radio Rai.
Ieri il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, parlando ai cronisti a Danzica durante le commemorazioni dell'inizio della seconda guerra mondiale, ha detto che i portavoce e gli stessi commissari non dovranno più intervenire pubblicamente su «alcun tema», e la Commissione dovrà parlare solo per bocca del suo presidente o del portavoce di quest'ultimo, scatenando un'ondata di reazioni. «Se ogni precisazione di un portavoce non fosse lo strumento per le opposizioni per strumentalizzare quelle parole e per fare una polemica, non vi sarebbero problemi - ha proseguito Frattini al Gr1 - ma visto che le prese di posizione di portavoce e commissari sono lo strumento per innescare polemiche domestiche, credo che il presidente della commissione ed il suo portavoce possano assumere un più forte coordinamento verso i mezzi di informazione».
Per il Pd, invece, si vuole mettere il bavaglio all'Ue: «Il partito democratico fa la solita polemica interna, ed è quella che ha giustificato proprio le parole di Berlusconi. Se non si tirasse sempre per la giacchetta, ora l'Ue, ora l'Onu, ora l'Alto commissariato per i rifugiati per sterili polemiche interne, non ci sarebbe bisogno dei richiami di Berlusconi», ha replicato il ministro.
E poi c'è Martin Schulz, capogruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo (S&d), che si prese del «Kapò» da Berlusconi e secondo il quale il nostro premier dimostra un profondo anti-europeismo: «Schulz è il capo di un partito politico, è un partito politico della sinistra, noi abbiamo un'opposizione della sinistra, i partito politici fanno il loro mestiere, è politica», ha concluso Frattini.