D'Alema: «Mi sento umiliato a leggere stampa straniera»
«La sua vicenda è fattore e metafora della decadenza del Paese»
ROMA - «Mi sento umiliato»: è questo il sentimento che prova il democratico Massimo D'Alema quando legge sulla stampa internazionale i commenti sul premier Silvio Berlusconi e l'inchiesta su feste ed escort nelle sue residenze.
E' lo stesso ex ministro del governo Prodi a spiegare, nel corso di un incontro organizzato dal Centro di riforma per lo Stato, che «all'inizio la lettura della stampa internazionale mi dava soddisfazione ma oramai sento un sentimento di umiliazione, mi sento umiliato come cittadino italiano a leggere certi commenti come quello riportato oggi a pagina due di Le Monde».
«La vicenda di Berlusconi che da noi viene occultata - aggiunge D'Alema - si presenta sulla scena internazionale come fattore e metafora della decadenza del Paese» e «l'Italia appare drammaticamente ridimensionata nella sua immagine e nella sua capacità di incidere».
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