26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Scuole in zone critiche

Cotto: comunità collinari escluse dal protocollo Regione-MIUR

«La Regione sembra aver dimenticato le intenzioni manifestate nel 2006»

TORINO - «La Giunta Bresso ha escluso nuovamente le scuole di collina dal protocollo con il Miur, senza mantenere fede all’attenzione promessa ben tre anni fa». E’ questo il commento della vicepresidente del Consiglio regionale, Mariangela Cotto (Forza Italia/Pdl) a proposito del rinnovo del protocollo d’intesa tra il Miur e gli assessorati alla Montagna e all’Istruzione a sostegno della permanenza delle scuole nelle zone difficili. Sull’argomento Cotto ha presentato una interpellanza in Consiglio regionale.

«La Regione – spiega Cotto - sembra aver dimenticato le intenzioni manifestate nel 2006. Dopo aver sollecitato l’inserimento delle comunità collinari tra i beneficiari del precedente accordo Regione-scuola, la Giunta Bresso aveva risposto favorevolmente. Una modo per prestare attenzione allo sviluppo dei servizi scolastici anche nei territori collinari che subiscono, esattamente come quelli montani, un progressivo ridimensionamento e talvolta chiusura di molte strutture scolastiche dislocate in aree svantaggiate.

Secondo la vicepresidente «nel protocollo rinnovato dalla Giunta Bresso, in cui si prevedono misure di mantenimento e di sviluppo del servizio scolastico nelle zone montane del Piemonte, non c’è alcun riferimento alle scuole collinari. Un’opportunità negata a queste particolari zone del Piemonte che subiscono gli effetti di questi fenomeni, e che meritano la giusta attenzione. Il patrimonio scolastico dei piccoli Comuni, che vanta tradizioni anche centenarie, può essere valorizzato proprio grazie alla voce diretta del territorio. Ma a quanto pare, la Giunta Bresso sul rischio chiusura delle scuole genera allarmismi ingiustificati, senza però impegnarsi completamente».