13 agosto 2025
Aggiornato 04:30

Loiero scive al Ministro Gelmini per l’Università di Catanzaro

«Necessaria una seria prospettiva di avvenire»

CATANZARO - Una sollecitazione al ministro Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca, Mariastella Gemini, affinché faccia «tutto il possibile per garantire alla Facoltà di Medicina dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, unica nel territorio regionale e alla sua popolazione studentesca, una seria prospettiva di avvenire» mantenendo le Scuole di Specializzazione attualmente attive, è stata fatta del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero.

Loiero ha scritto al ministro, allarmato per i provvedimenti che il Ministero sarebbe pronto ad assumere e che renderebbero molto complicata e difficile la situazione per i laureati in Medicina dell’università calabrese.
«Tutte le Scuole di Specializzazione dell’Ateneo Magna Graecia – ha scritto Loiero alla Gemini – hanno i requisiti previsti dalle vigenti normative, hanno di recente ricevuto l’approvazione ministeriale a riguardo e, pertanto, possono iscrivere e formare almeno tre specializzandi per anno».

E però ci sono dei problemi: «Al momento attuale – ha sostenuto Loiero – il numero globale di borse a disposizione al MIUR non è sufficiente per garantire almeno tre borse a ciascuna scuola e dunque per mantenere attive tutte le Scuole di Specializzazione attualmente operanti in Italia».
«Di conseguenza – ha spiegato Loiero – un certo numero di scuole dovranno essere disattivate, già a partire dal prossimo anno accademico. Al momento regna incertezza sui criteri di disattivazione. In poche parole, ancora non è chiaro quale sarà il criterio che porterà alcune Scuole a sospendere l’attività o a consorziarsi con altri della stessa tipologia dislocati in Regioni diverse e difficilmente raggiungibili».

Per il presidente Loiero, tutto ciò «sarebbe un danno gravissimo per la comunità calabrese e, più in particolare per la formazione dei nostri laureati che sarebbero costretti a emigrare altrove, per completare gli studi specialistici con grave danno economico e sociale per la Regione che presiedo».