28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Federalismo fiscale

«Ddl fiscale: molte questioni irrisolte, su queste decideremo voto»

«Le questioni che rimangono per noi aperte - spiega Anna Finocchiaro - riguardano la qualità dei diritti assicurati ai cittadini, che deve essere la stessa su tutto il territorio»

«Sul disegno di legge in materia di federalismo fiscale ci siamo presentati in aula con un voto di astensione in commissione che era motivato dalla disponibilità che abbiamo trovato da parte della maggioranza ad accogliere alcune nostre istanze. Con una lettera aperta al ministro Calderoli, pubblicata dai giornali, abbiamo detto che però ci sono ancora alcune questioni per noi essenziali, di fondo, strutturali, che vanno risolte. Su queste misureremo ovviamente il nostro atteggiamento rispetto al voto finale». Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato.

Diritti uguali per tutti - «Le questioni che rimangono per noi aperte - spiega Anna Finocchiaro - riguardano la qualità dei diritti assicurati ai cittadini, che deve essere la stessa su tutto il territorio nazionale dalle Alpi alla Sicilia. Riguardano i Comuni, i loro poteri, le loro funzioni e la restituzione dell'Ici che ha impoverito molto i municipi italiani con effetti sulla vita dei cittadini. Riguardano il sistema - prosegue Anna Finocchiaro - che non può vedere solo il federalismo fiscale se non vede dall'altra parte l'approvazione della Carta delle Autonomie, cioè il testo che definisca i poteri, le funzioni, le risorse dei Comuni e la questione del Senato federale.

Commissione bicamerale - Infine vogliamo che la commissione bicamerale che controllerà i decreti legislativi emanati dal governo - prosegue Anna Finocchiaro - abbia poteri di controllo ma anche di contrasto. Sono decreti che il governo emanerà in piena autonomia, ma vogliamo che corrispondano per davvero al fine che il provvedimento sul federalismo fiscale si propone, almeno dal nostro punto di vista. Il federalismo fiscale deve assicurare responsabilità e affidabilità degli amministratori e ai cittadini il potere di controllo su come vengono spese le risorse pubbliche e su come queste si traducono in diritti. E deve garantire l'unità del Paese, che si fonda soprattutto sul fatto che le italiane e gli italiani abbiano assicurato lo stesso standard di diritti su tutto il territorio nazionale«