5 maggio 2024
Aggiornato 02:00
Vigilanza RAI

«Sulla Commissione di Vigilanza accuse paradossali, il problema è loro»

Lo hanno dichiarato in una nota congiunta i presidenti e i vicepresidenti del PDL al Senato e alla Camera, Gasparri, Quagliariello, Cicchitto e Bocchino

I presidenti e i vicepresidenti del PDL al Senato e alla Camera, Gasparri, Quagliariello, Cicchitto e Bocchino, in una nota congiunta hanno dichiarato: «Meravigliano alcune dichiarazioni di esponenti del Partito Democratico. Alla commissione di Vigilanza Rai, il capogruppo del PDL al Senato in commissione, Alessio Butti, ha parlato in modo molto chiaro.

Ha confermato la nostra disponibilità a sostenere un’intesa che porti all’elezione a presidente della Vigilanza del senatore Zavoli. Ma ciò sarà ovviamente possibile solo se ve ne saranno le condizioni. Non c’e’ nessuna norma che possa condurre alla sostituzione di un presidente contro la volontà dello stesso. Abbiamo espresso rispetto per il senso di responsabilità del senatore Villari che ha consentito di sbloccare una situazione ferma da troppo tempo. Tutto e’ stato detto, come sempre, alla luce del sole, confermando disponibilità ad intese ma non certo ad atti che offenderebbero il rispetto che tutti devono alle istituzioni dello Stato. L’abbandono della partitocrazia si dimostra con atti conseguenti e non attraverso le dichiarazioni tanto estremiste quanto fasulle alle quali ci ha abituato quotidianamente l’Idv.

Ed e’ paradossale, a questo proposito, che fino a ieri si accusava Silvio Berlusconi di aver interferito in una vicenda alla quale sarebbe dovuto restare estraneo, mentre oggi Veltroni si appella al Presidente del Consiglio affinché risolva la situazione, imputando, peraltro, al PDL un problema che e’ invece tutto interno al Pd. Tutto questo denota una concezione quanto meno incerta ed immatura dei rapporti tra poteri. Nei confronti del presidente Villari assai più che le minacce e le espulsioni si sarebbe dovuta far valere la forza delle istituzioni e la capacità di viverle con passione. Forse, se il Pd non persevera in una logica sbagliata, si e’ ancora in tempo».