27 aprile 2024
Aggiornato 02:00
La Scuola in Sardegna

Tavolo sulla scuola, presto una bozza di piano di dimensionamento

Il tavolo di lavoro si conferma sede privilegiata di elaborazione di un percorso per tutti i soggetti coinvolti nel mondo della scuola in cui redigere una proposta unitaria da far valere nei confronti del Governo nazionale

Nuovo incontro questa mattina, martedì 30 settembre, per discutere e trovare soluzioni ai problemi della scuola sarda. L'assessore regionale della pubblica istruzione Maria Antonietta Mongiu ha riunito la Direzione scolastica regionale, i sindacati confederali e quelli legati al mondo della scuola, i rappresentanti degli Enti Locali e dei Presidi intorno al tavolo permanente sulla scuola.

Scaturito dall'emergenza contingente, legata alle problematiche dell'organico e dimensionamento della rete scolastica regionale a seguito dei decreti del ministro Gelmini, il tavolo di lavoro si conferma sede privilegiata di elaborazione di un percorso per tutti i soggetti coinvolti nel mondo della scuola in cui redigere una proposta unitaria da far valere nei confronti del Governo nazionale per l'immediato, e in cui affrontare tutte le questioni che riguardano la scuola più in generale.

«L'istruzione e la scuola di qualità è un bene comune, pubblico e non negoziabile» ha ribadito l'assessore regionale Mongiu rimarcando la dura presa di posizione nei confronti dei provvedimenti nazionali che «minacciano la qualità del sistema didattico della Sardegna e si riflettono negativamente su altre problematiche peculiari all'Isola, quali lo spopolamento delle zone interne».

Dal tavolo, che si riunirà nuovamente il prossimo 9 ottobre per un incontro meramente operativo, è emerso l'impegno a redigere, nel più breve tempo possibile, una bozza di piano di dimensionamento in cui la razionalizzazione della rete scolastica risulti compatibile con la presenza della scuola su tutto il territorio e con un'offerta di servizi scolastici utile a garantire la qualità della didattica. La strategia individuata è quella di operare in termini di filiera lunga dell'istruzione, dalla scuola dell'infanzia all'università, in cui la scuola sia anche luogo della formazione continua e permanete, rivolta dunque all'intera popolazione della Sardegna.