19 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Estratto dall'intervento del vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda

Zanda: «Schifani promuova dibattito su uso distorto decreti legge»

«Sinora Berlusconi ha emanato 4 decreti al mese»

«Chiedo al Presidente del Senato di voler prevedere un'apposita sessione dedicata alla discussione della questione che più dovrebbe stare a cuore a ciascun Senatore, indipendentemente dagli schieramenti di appartenenza: quella dell'effettività e pienezza delle prerogative del Senato nell’esercizio della funzione legislativa». Lo chiede il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda intervenendo in Senato nel corso dell'annuncio dei due decreti legge su Alitalia e sui cicli scolastici.

«Il dibattito che chiedo - spiega Zanda - vuole cercare di mettere in chiaro se, in questa Italia così carica di problemi, oggi maggioranza e opposizione hanno almeno una uguale concezione dei due principi cardine di tutte le democrazie occidentali: quello della divisione dei poteri e quello dello Stato di diritto. Sino a che punto possiamo ancora tollerare il progressivo annientamento del potere legislativo del Parlamento e l'umiliazione delle sue prerogative e competenze inflitta dal governo Berlusconi sin dai primi mesi di legislatura? C'è una reiterata e plateale violazione delle prerogative parlamentari consumata dal Governo Berlusconi attraverso l'introduzione nel nostro ordinamento, con lo strumento del decreto-legge, di norme manifestamente ordinamentali, quali quelle destinate, da ultimo, a mutare profondamente l'ordinamento dei cicli scolastici e la gestione delle crisi delle grandi aziende industriali.

Il governo Berlusconi nei suoi primi 100 giorni ha emanato ben 12 decreti-legge, con una media di oltre 3 provvedimenti al mese che - al netto della pausa estiva - sale a quasi 4. Il governo in carica si sta avviando a superare il record negativo segnato dallo stesso Berlusconi nella XIV legislatura, quando la media su base mensile dei decreti legge adottati aveva toccato la punta di 3,3, più del doppio della media di 1,3 dell'ultimo governo Prodi».

«Non sto dando giudizi di merito. Sottolineo soltanto - conclude Zanda - la brutalità istituzionale di un Governo che ha voluto cambiare le regole con decreto-legge».