24 aprile 2024
Aggiornato 19:00
FAI CISL: «Ha ragione il Ministro Prestigiacomo!»

Il Ministero dell’ambiente è Ministero economico

«L’intervista del Foglio del 17 agosto al Ministro dell’ambiente Prestigiacomo non solo è interessante, ma sostenibile e utile al Paese»

«L’intervista del Foglio del 17 agosto al Ministro dell’ambiente Prestigiacomo non solo è interessante, ma sostenibile e utile al Paese» è il giudizio della FAI il Sindacato dei lavoratori agricoli e forestali della CISL e del suo Segretario Augusto Cianfoni. «Finalmente una cultura ed un linguaggio moderni che rimettono l’intelligenza e l’uomo al centro della Politica. In questa prospettiva – sostiene Cianfoni- anche il Sindacato può e deve fare la sua parte nel gestire le ricchezze ambientali e paesaggistiche come fattori di una grande impresa in cui si agisca non più secondo la fallimentare logica della spesa, ma secondo la politica della programmazione e degli investimenti in cui tutti, manager, tecnici, impiegati e operai vedano premiato il loro lavoro in ragione del risultato perseguito.

Ciò significa prima di tutto razionalizzare il sistema riducendo fortemente il numero degli enti e dei soggetti preposti ,oggi polverizzati in una miriade di competenze avulse da soggettive responsabilità : Stato,Regioni,Province,Comuni,Comunità Montane,Parchi Nazionali e Regionali, Aziende Regionali come la scandalosa AFOR calabrese o l’ improbabile Ente Foreste della Sardegna.

«La tutela e la valorizzazione delle risorse ambientali- secondo la FAI CISL- non è attività riconducibile alla Protezione Civile alla cui logica del pronto soccorso occorre sostituire le attività coordinate e programmate secondo una vera logica d’ impresa. Coltivare il bosco, presidiare la montagna sono opera non delle Aziende appaltatrici, ma dell’uomo residente in montagna, professionale e con un forte legame al proprio territorio» Anche sugli OGM la posizione della FAI – conclude Cianfoni- è pienamente concorde con quella del Ministro. Occorre privilegiare l’ interesse generale e non quelli elitari di pochi , sedicenti difensori del biologico. Ci auguriamo che le condivisibili analisi e intenzioni del Ministro non vengano risucchiate dal solito cinico realismo di una politica che anche in questo Governo , recentemente, ha troppo ascoltato eccentriche, autoreferenziali grandi organizzazioni solo perché portatrici di voti ,ma con la testa voltata ad un passato in cui non l’ interesse generale del Paese, ma quelli corporativi che hanno dettato l’agenda della politica portando il Paese a quel declino che oggi ci colloca tra gli ultimi del mondo».