14 ottobre 2024
Aggiornato 02:00
Social network

Nextdoor connette sempre più i vicini e fa luce su un’Italia solidale

Il social network di quartiere lancia la Mappa della Solidarietà per favorire aiuti reciproci tra gli abitanti dello stesso vicinato

Amedeo Galano, Head of Community di Nextdoor per l’Italia
Amedeo Galano, Head of Community di Nextdoor per l’Italia Foto: Ufficio Stampa

MILANO - Dal momento che il Coronavirus ha spostato la vita sociale online, Nextdoor, la prima e più utilizzata app per vicini di casa, ha voluto contribuire al benessere e alla sicurezza delle persone in questo momento di isolamento comune. Il dovere di mantenere il distanziamento sociale per combattere la diffusione del Covid-19 e il bisogno di sentirsi meno soli, così come la necessità di comunicare, ha portato sempre più persone a navigare sulla piattaforma per condividere il momento con il proprio quartiere e offrire aiuto a chi ne avesse bisogno. Nell’ultimo mese, la particolarità del momento storico che stiamo vivendo si è infatti riflessa anche nel comportamento della comunità di Nextdoor.

Come funziona Nextdoor

In Italia si è assistito e si assiste tutt’ora ad un crescente trend solidale, con un aumento nell’ultimo mese della parola «aiuto» (con le sue accezioni, come «cercasi aiuto» «offresi aiuto» etc.) di 30 volte tanto rispetto al mese precedente. Ciò include persone che si mettono a disposizione per controllare regolarmente, anche tramite telefonate, lo stato di salute dei più anziani o di chi si trova in condizioni mediche non ottimali o per offrire supporto a chi si sente solo; persone che si offrono per andare al supermercato, in farmacia o per svolgere commissioni per conto di chi è costretto in casa e si rendono disponibili a consegnare spesa, o altro, in totale sicurezza. Sono frequenti anche i post in cui i membri di Nextdoor condividono raccomandazioni e dettagli, come sito web o numero di telefono, dei negozi di quartiere che offrono la possibilità di ricevere beni primari come frutta e verdure al proprio domicilio; così come quelli con cui si organizzano flashmob dai propri balconi o videochiamate tra vicini, o quelli di medici che si offrono per prelievi ematico a domicilio. O ancora quelli di chi condivide con i propri vicini informazioni utili in merito alla situazione delle code nei supermercati.

Per favorire ulteriormente queste buone pratiche sono state introdotte anche delle nuove funzionalità come la Mappa della Solidarietà e i Gruppi di Solidarietà.

La Mappa della Solidarietà è l’ultima funzione implementata su Nextdoor, creata appositamente alla luce della quarantena obbligata che stiamo vivendo in Italia e nel mondo. Si tratta di una mappa interattiva del proprio quartiere dove far sapere agli altri in merito alla propria disponibilità ad aiutare chi ne ha più bisogno. Coloro che sono invece in cerca di aiuto possono visitare la mappa e vedere istantaneamente chi sta offrendo una mano, anche nei quartieri limitrofi.

Gruppi di solidarietà

Gli utenti stessi possono poi creare dei veri e propri gruppi di solidarietà tra vicini, dove confrontarsi circa le esigenze più diffuse. I Gruppi di Solidarietà sono inoltre uno spazio utile anche per rimanere in aggiornamento costante con le notizie ufficiali riguardanti l’emergenza sanitaria, per permettere ai vicini di rimanere sempre in contatto gli uni con gli altri, dal proprio quartiere fino all’intera città.

In questa direzione si orienta anche l’aggiornamento della policy di Nextdoor con l’aggiunta della cosiddetta policy sulla misinformazione, grazie alla quale sarà possibile segnalare notizie false riguardanti il coronavirus e annessi.

Ovviamente Nextdoor scoraggia comportamenti irresponsabili e invita tutti a rimanere in casa il più possibile fino alla fine dell’emergenza. La Mappa della Solidarietà vuole essere un modo per tendere la mano verso chi ne ha bisogno, contribuendo nel proprio piccolo a facilitare la comunicazione tra vicini di casa, affinché nessuno si senta solo e isolato nella propria abitazione.

«Soprattutto in questo momento delicato, Internet sta avvicinando le persone, in particolare i quartieri. La casa è diventata non solo il nostro principale punto di appoggio, ma anche il luogo di lavoro, di svago, di riposo. Oggi racchiude il nostro tutto, e, dentro le nostre case, siamo chiamati a rivoluzionare il nostro modo d’essere, soprattutto quello sociale, rendendo la tecnologia una parte integrante della nostra routine. Vogliamo pertanto essere di supporto in questo contesto mettendo in campo quello che abbiamo. E’ per questo che siamo estremamente contenti del ruolo sociale che sta assumendo giornalmente Nextdoor sia attraverso le iniziative spontanee dei suoi utenti, sia grazie all’introduzione da parte nostra di strumenti come la Mappa della Solidarietà». - conclude Amedeo Galano, Head of Community di Nextdoor per l’Italia

L’Italia non è mai stata così in connessione, unita in nome dell’aiuto reciproco, che nasce proprio all’interno di ciò che è più vicino a noi, le comunità e i quartieri.