28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
industria 4.0

Industria 4.0, arrivano 330 milioni per rifinanziare la Nuova Sabatini

Per l'acquisto di macchinari industriali il Governo ha previsto 330 milioni di euro, dilazionati in sei anni. Prende forma il piano Industria 4.0 per il 2018

Industria 4.0, arrivano 330 milioni per rifinanziare la Nuova Sabatini
Industria 4.0, arrivano 330 milioni per rifinanziare la Nuova Sabatini Foto: Shutterstock

ROMA - Sono, per la precisione, 330 milioni quelli messi a disposizione dal Governo per rifinanziare la nuova Sabatini. Una manovra prevista nella ridefinizione della Legge di Bilancio 2018 che chiarisce meglio i dettagli sul Piano Industria 4.0, leva decisiva per far ripartire il Paese.

La nuova Sabatini (detta anche misura Beni strumentali) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. Le agevolazioni consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari, di finanziamenti per sostenere gli investimenti previsti nella misura governativa, nonché di un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.

E, così, per i finanziamenti agevolati a seguito dell’acquisto di macchinari industriali sono arrivati 330 milioni. Non tutti subito, ma dilazionati in sei anni: 33 milioni per il 2018, 66 milioni annui tra il 2019 e il 2022, 33 milioni per il 2023. Nel frattempo al Governo stanno cercando di definire quali beni possano o meno rientrare nella lista che gode del superammortamento fiscale al 140%: escluse le automobili, compresi i veicoli commerciali leggeri, i camion e i tir.

L’agevolazione prevista dalla nuova Sabatini, nello specifico, è aperta alle micro, piccole e medie imprese che operano sul territorio nazionale in tutti i settori produttivi. Debbono essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali, non devono rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea; non devono trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel Regolamento UE n. 651/2014.

Passa, invece, dal 20 al 30% la riserva per i contributi statali destinati agli investimenti che ricadono nel perimetro tecnologico di «Industria 4.0». Già la Legge di Bilancio del 2017 aveva previsto un contributo maggiorato del 30% rispetto a quanto previsto per gli investimenti ordinari. Strategia questa che ha aumentato notevolmente le domande di tecnologie digitali nella prima parte del 2017.

Dopo l’iperammortamento per i beni «digitali», viene prorogato anche il superammortamento, al 30% e non più al 40%, per l’acquisto di macchine utensili. L’estensione riguaderà gli acquisti completati entro il 2018, con possibile coda per le consegne fino a giugno 2019 se si paga un acconto di almeno il 20% entro il 2018.