17 agosto 2025
Aggiornato 23:30
crowdfunding

Così il crowdfunding (e il web) possono salvare la «Tonnarella di Camogli»

Eataly sta portando avanti una raccolta fondi per aiutare la Tonnarella di Camogli a restare in vita

GENOVA - Il web può salvare un territorio, soprattutto quando i fondi pubblici sono scarni e ridotti all’osso. Lo può fare attraverso il crowdfunding, ovviamente con il contributo essenziale delle persone. Ed è proprio attraverso il crowdfunding, raccolta di fondi su base volontaria sotto ricompensa, che Eataly ha lanciato sulla piattaforma Produzioni dal Basso, una campagna destinata a salvare la «Tonnarella di Camogli», per la salvaguardia di una delle cinque tonnare attive in Italia e l’unica rimasta in Liguria.

Un crowdfunding per la Tonnerella di Camogli
Sistema virtuoso di pesca sostenibile ed ecologica, La Tonnarella di Camogli, tutelata dal Presidio Slow Food, è stata distrutta, nella notte tra il 25 e il 26 aprile 2017 da una nave pirata che ha arrecato oltre 200mila euro di danni ai piccoli pescatori della cooperativa locale. A causa dell'incidente, quest’anno l’attività della tonnarella si è fermata. Per tale motivo Eataly - online, su Produzioni dal Basso e offline, nei negozi di Torino, Milano, Roma e Genova - sta portando avanti una raccolta fondi per aiutare questa piccola eccellenza a restare in vita.

La tonnarella di Camogli
La tonnarella nacque nel 1600 per pescare le specie pelagiche: ha un sistema simile a quello della tonnara, ma con una struttura più semplice e di minori dimensioni. Inoltre, mentre le tonnare restano in mare soltanto poche settimane, le reti della tonnarella vengono calate da aprile a settembre. E’ diventata parte della tradizione e della cultura del piccolo borgo genovese, che vede impegnati gli uomini, ma anche le donne, nelle operazioni di lavorazione delle reti, intrecciate a mano durante l’inverno, partendo da fibra vegetale importata dall’India. La rete più grande è il pedale, lunga più di 300 metri e tessuta con la canapa, per rendere le reti completamente biodegradabili alla fine della stagione di pesca. La rete vegetale, oltre a essere sostenibile, ha anche un'altra utilità: sulla sua struttura si sviluppa infatti una associazione di alghe e piccoli invertebrati che si trasforma in una fonte di cibo in grado di attirare i pesci. Il pedale ha maglie molto larghe, in modo da non catturare gli esemplari piccoli e costituisce lo sbarramento che i pesci incontrano una volta trasportati dalla corrente nei pressi della struttura, attraverso cui accedono al corpo principale della tonnara. Questo è costituito da una camera di raccolta molto grande e da una rete a sacco, detta lea, realizzata in fibra di nylon. Da una piccola barca a remi chiamata vedetta, grazie a uno strumento detto specchio, i pescatori monitorano lo spostamento del pesce nella lea . Quando si ritiene che la rete sia piena, inizia la leva a mano, che si ripete solitamente tre volte al giorno: all’alba, in mattinata e nel pomeriggio. Questo sistema- che è particolarmente faticoso e costringe a giornate di pesca molto dure e lunghe- consente alla tonnarella di pescare buone quantità di sugarelli, palamite, occhiate, ricciole, cavalle, tombarelli, boghe, salpe, aguglie.

Il crowdfunding a supporto della PA
La campagna di crowdfunding sarà attiva fino al 25 aprile del 2018, a dimostrazione che l’innovazione, anche negli strumenti collaborativi per la salvaguardia del territorio, può fare la differenza, soprattutto nel supportare la Pubbliche Amministrazioni, le cui casse sappiamo essere difficilmente rimpolpate. Sono molte, infatti, le associazioni che - se prima erano sostenute dalla Pubblica Amministrazione - ora si stanno riversando in modo massiccio sulle piattaforme di crowdfunding, cercando di fondare il loro modello di business proprio su questo strumento. In una visione futura, quindi, il crowdfunding potrebbe sostituire quelli che sono oggi i finanziamenti pubblici? «Più che sostituire direi che enti pubblici e crowdfunding potrebbero lavorare insieme - spiega ancora Angelo Rindone, di Produzioni dal Basso -. Nel sostegno ai progetti territoriali è importante che la PA ci metta del suo, soprattutto livello economico. Il crowdfunding, oltre alla parte di finanziamento, è in grado di generare quel flusso di approvazione sociale indispensabile per la riuscita di una campagna. Credo e spero che il crowdfunding possa essere un vero strumento di supporto per gli enti pubblici, quando scarseggiano i fondi e c'è bisogno di valorizzare il territorio».