28 marzo 2024
Aggiornato 11:30
internet

Dall'UE 120 milioni per un wifi pubblico e gratis per tutta Europa: ditelo al sindaco

Sono 120 i milioni di euro che la Commissione Europea stanzierà tra la fine del 2017 e il 2019 per l’installazione di reti wi-fi ad alta velocità in tutti i Paesi membri della UE

WiFI4EU, un wifi pubblico e gratis per tutta Europa: ditelo al sindaco
WiFI4EU, un wifi pubblico e gratis per tutta Europa: ditelo al sindaco Foto: Shutterstock

ROMA - Siamo alla ricerca di un wifi aperto, libero, a cui connettersi liberamente. Non è raro trovare l’insegna, appesa sulle vetrate di un caffè, di un ristorante o di un ufficio pubblico (anche se in questi casi non è così consueto come dovrebbe essere). Al tentativo di connettersi e raggiungere la rete, il segnale salta. E’ un classico, ormai lo sappiamo già. Neppure la registrazione, solitamente, è sufficiente: dopo un rimpallo di mail, siamo comunque al punto di partenza. Questa situazione, deprimente, tuttavia, potrebbe cambiare molto presto.

Il Wifi unico europeo
Sono 120 i milioni di euro che la Commissione Europea stanzierà tra la fine del 2017 e il 2019 per l’installazione di reti wi-fi ad alta velocità in tutti i Paesi membri della UE. Reti wi-fi che saranno distribuite in modo omogeneo a 6mila comunità sulla base dell’ordine di arrivo e delle richieste. L’obiettivo è quello di fornire le principali città e località di interesse europeo di un accesso internet wireless e gratuito entro il 2020. L’iniziativa, per la precisione, si chiama WiFI4EU.

WiFi unico in 6mila comunità
Con un bacino di 500 milioni di abitanti, dicono dall’UE, l’iniziativa sarà realizzata in modo equilibrato dal punto di vista geografico, in modo che sia i residenti che i visitatori di migliaia di comunità locali in tutta l'UE possano beneficiare di connessioni ad alta velocità, e questo in un numero di comunità locali compreso fra 6000 e 8000 entro il 2020. L'iniziativa WiFi4EU sarà aperta agli organismi del settore pubblico, come ad es. municipi, biblioteche e centri sanitari. Finanzierà l’attrezzatura e i costi di installazione (punti di accesso a Internet), mentre l’organismo beneficiario pagherà per la connettività (abbonamento a Internet) e la manutenzione delle attrezzature per almeno 3 anni. Inoltre, i fondi erogati dall’UE potranno essere utilizzati solo a condizione che siano esclusi sia pubblicità sia l’utilizzo di dati personali a fini commerciali.

Sindaci attenti
I progetti saranno selezionati in base all’ordine di presentazione: questo significa che enti come municipi e biblioteche dovranno preoccuparsi di consultare costantemente la pagina ufficiale per tenersi aggiornati del bando. I promori dei progetti che chiedono di partecipare all'iniziativa dovrebbero proporre di attrezzare le zone in cui non esiste ancora un hotspot wi-fi pubblico o privato gratuito con caratteristiche simili. Secondo l’UE, la prima chiamata per gli enti dovrebbe pervenire entro la fine del 2017 o all’inizio del 2018.