Startup sociali, come partecipare alla call di «Welfare che impresa!»
Welfare, che impresa! è aperto a startup sociali, intese come organizzazioni non profit costituite da non oltre 36 mesi, con maggioranza dei componenti under 35. Quattro gli ambiti in cui candidare le proprie idee progettuali: agricoltura sociale, turismo sociale, welfare culturale e servizi alla persona

MILANO - Welfare, innovazione sociale e culturale, territorio. Partire dalla propria terra per trasformarla dando risalto, prima di tutto, alla comunità. I cambiamenti demografici, sociali e culturali che si sono verificati nel nostro Paese negli ultimi anni, hanno determinato la necessità di un ripensamento del sistema di welfare in grado di far fronte alla complessità crescente della domanda di servizi sociali e di offrire risposte capaci di contribuire allo sviluppo locale. E’ questo l’obiettivo del concorso per idee «Welfare che impresa!», rivolto alle startup sociali che siano capaci di incentivare e promuovere lo sviluppo locale.
Il concorso per le startup sociali
«Welfare, che impresa!» è promosso da Fondazione Italiana Accenture, UBI Banca e Fondazione Bracco, con il contributo scientifico di Aiccon e Politecnico di Milano – Tiresia. Le startup che si guadagneranno la sfida saranno incubate al PoliHub a Milano e Campus GOEL (Gioiosa, Calabria). Quattro gli ambiti in cui candidare le proprie idee progettuali: agricoltura sociale, turismo sociale, welfare culturale e servizi alla persona. L’obiettivo è quello di generare impatto sociale, creare occupazione in soggetti svantaggiati e/o vulnerabili, fare uso di tencologia e essere economicamente sostenibili.
Come partecipare a Welfare, che impresa!
Welfare, che impresa! è aperto a startup sociali, intese come organizzazioni non profit costituite da non oltre 36 mesi, con maggioranza dei componenti under 35. Nel caso di organizzazioni femminili, il limite di età è under 40. Le application possono essere inviate fino alle ore 12.00 del 2 settembre 2016 presso il sito welfarecheimpresa.ideatre60.it. Dopo aver candidato la propria idea, questa sarà valutata da una giuria online che sceglierà 12 progetti finalisti. Queste startup saranno, in una seconda fase, superate durante una due giorni di workshop formativo che si svolgerà a Milano, al termine del quale ogni startup dovrà presentare il proprio pitch. Da qui usciranno 6 team soltanto che parteciperanno alle fasi finali. Infine, saranno due le startup che si aggiudicheranno sia un finanziamento in denaro (20mila euro di premio e 50mila di finanziamento) che la possibilità di godere dell’incubazione, una al Polihub di Milano e l’altra al Campus GOEL.
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