Internet of Things: in Italia è boom: il mercato vale 2 miliardi
Il mercato dell'Internet of Things in Italia vale 2 miliardi di euro: per il 2016 si attende una crescita importante in particolare per gli ambiti Smart Home, Smart City, Industrial IoT e Smart Car

MILANO - Il mercato dell’Internet of Things (Iot) in Italia vale ben 2 miliardi di euro e nell’ultimo anno ha raggiunto una crescita esponenziale pari al 30% rispetto al 2014. I dati emergono da una recente ricerca condotta dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano che ha analizzato ciò che in gergo tradotto è il mercato dell’Internet delle Cose, ovvero di tutti quegli oggetti fisici che contengono al loro interno la tecnologia necessaria per comunicare, per segnalare il loro stato e per interagire con il mondo esterno. Detto in parole povere, con l’Internet of Things il mondo reale degli oggetti e il mondo virtuale della rete si fondo per creare nuovi servizi e nuove esperienze.
Cos’è l’internet of Thing nel mercato italiano
Qualunque oggetto della vita quotidiana può essere un nodo della rete dell’Internet of Things: una lampadina, un frigorifero, un robot da cucina, una macchina per il caffè: è sufficiente che abbia al suo interno un dispositivo tecnologico intelligente, uno o più canali di comunicazione (Wi-Fi, Bluetooth, ecc.) e qualche sensore. Dalla ricerca è emerso che il mercato italiano, in particolare, è dominato dai contatori gas (25%) e dalle auto connesse (24%) che da soli sfiorano il miliardo di valore. Si tratta dei cosiddetti «Smart Meeting» (contatori intelligenti per la misura dei consumi) e «Smart Asset Management» nelle utility (la gestione in remoto per rilevare guasti, manomissioni, localizzazione, ecc.). Crescono inoltre le soluzioni «smart building» nel settore delle costruzioni (+18%), riguardanti principalmente la videosorveglianza e la gestione degli impianti fotovoltaici. Segno tangibile del cambiamento in atto sono anche i numeri in aumento degli oggetti fisici. A fine 2015 sono circa 10,3 milioni quelli connessi in Italia tramite rete cellulare (+29%), a cui si aggiungono quelli che sfruttano altre tecnologie di comunicazione: oltre ai 36 milioni di contatori elettrici connessi da tempo tramite PLC, ci sono in particolare i 500.000 contatori gas tramite radiofrequenza Wireless M-Bus 169 MHz e i 600.000 lampioni connessi tramite PLC o radiofrequenza.
Cresce il mercato degli Smart Home
Inarrestabile anche l’incremento degli «Smart Home», soprattutto con applicazioni di antintrusione e termostati controllati a distanza: il 79% dei consumatori italiani è, infatti, disposto ad acquistare prodotti per la Smart Home, il 33% in più rispetto all’anno precedente. L’esigenza di una casa più intelligente, con dispositivi controllabili a distanza e in grado di autogestirsi sta diventando un vero e proprio trend, tanto da dare vita a veri e propri progetti come quello di Biosphera 2.0, un modulo abitativo che sta facendo il giro del Nord Italia per studiare l’impatto che può avere una casa intelligente sulla vita di chi ci abita. Tuttavia, l’indagine realizzata dall’Osservatorio Internet of Things in questo ambito rivela come solo un consumatore su cinque disponga già di almeno un oggetto intelligente nella propria abitazione e le intenzioni di acquisto sono lontane nel tempo: solo il 25% di chi dichiara di voler comprare un prodotto lo farà entro 12 mesi. Un campo questo che esige quindi ancora un’ampia sensibilizzazione dell’utente.
Tendenze 2016 e Smart City
Per il 2016 si attende una crescita importante in particolare per gli ambiti Smart Home, Smart City, Industrial IoT e Smart Car. Per ciò che attiene alla Smart City c’è da dire che già il 60% dei comuni italiani con popolazione superiore ai 20mila abitanti ha avviato almeno un progetto Smart City negli ultimi 3 anni e il 75% sta programmando iniziative per il 2016. In questo scenario, l’Internet of Things è in grado di accelerare lo sviluppo della città intelligente: già oggi il 75% dei progetti avviati dai comuni utilizza tecnologie IoT e questi cresceranno nel 2016, grazie alle iniziative multi-servizio per l’obbligo normativo sullo Smart Metering gas e alla nascita di reti di comunicazione dedicate all’IoT, già presenti nelle prime città italiane.