24 aprile 2024
Aggiornato 12:30
medicina e tecnologia

Fondazione Telecom, tecnologie e ricerche a sostegno delle persone autistiche

Nel corso del convegno “Tecnologie a sostegno delle persone con disturbi dello spettro autistico” sono stati illustrati i progetti realizzati da Fondazione Telecom Italia insieme all’Associazione “Una breccia nel muro” e all’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “A. Faedo” del Consiglio Nazionale delle Ricerche

ROMA - Fondazione Telecom Italia e Associazione «Una breccia nel muro» hanno presentato oggi a Roma, nel corso del convegno «Tecnologie a sostegno delle persone con disturbi dello spettro autistico», le novità tecnologiche sviluppate per il trattamento dei disturbi autistici. L’iniziativa è stata un’occasione in cui ricercatori, operatori e famiglie si sono confrontati sull’importanza degli strumenti digitali quali dispositivi per la diagnosi precoce, piattaforme di raccolta dati, comunicatori simbolici, giochi, applicazioni, robot, facilitatori dell’interazione – per valutare la portata effettiva delle tecnologie e comprenderne le potenzialità a sostegno del loro impegno quotidiano nel limitare il disagio delle persone interessate da tale disturbo. Ai lavori tenuti presso l’Opera don Calabria hanno partecipato, tra gli altri, Alberto Zuliani, Presidente «Una breccia nel muro», Marcella Logli, Direttore Generale Fondazione Telecom Italia, Francesco Bevere, Direttore Generale Agenas, Stefano Vicari, Responsabile UOC di Neuropsichiatra Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Francesca Pardini, Signals and Images Laboratory dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISTI-CNR).

I progetti tecnologici contro l’autismo
Nel corso del convegno sono stati illustrati due progetti innovativi Tecnologia fa Breccia dell’Associazione «Una breccia nel muro» e SiDOREMI di ISTI-CNR, realizzati entrambi con Fondazione Telecom Italia. In particolare, Tecnologia fa Breccia ha l’obiettivo di facilitare e far crescere la comunicazione tra le famiglie di bambini affetti da autismo, i terapisti e i supervisori, come pure aumentare nei bambini autistici la motivazione e la facilità verso l’apprendimento di alcune abilità tipicamente deficitarie nella sindrome (comunicazione, interazione sociale, sfera di interessi). Tali obiettivi sono raggiunti con la realizzazione di una piattaforma tecnologica («Breccia Health»), che consente ai genitori di inviare in tempo reale ad un centro di supervisione i dati relativi allo sviluppo del bambino autistico in ambiente naturale, e con l’introduzione di un set di applicazioni («Breccia App», con giochi che stimolano l’interazione) ad integrazione del lavoro svolto quotidianamente. SiDOREMI (Sistema Domiciliare di Rieducazione Espressiva del Movimento e dell'Interazione) ha lo scopo invece di raccogliere ed elaborare dati ed informazioni a fini diagnostici e di fornire consulenza audiovisiva a distanza ai genitori dei soggetti con sindrome autistica. Ciò viene raggiunto con un dispositivo informatico a tecnologia cloud che, attraverso il controllo gestuale di suoni, musica e grafica generati dai bambini affetti da disturbo autistico, stimola ed enfatizza negli stessi l’interazione con il mondo circostante.