24 aprile 2024
Aggiornato 13:30
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Spazio, da investimenti ritorni per miliardi di euro

A ribadire la valenza che ogni euro speso nel settore spaziale ha nella vita concreta dei cittadini è il presidente dell'Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston, durante la conferenza organizzata per fare il punto sul presente e sul futuro del programma europeo Copernicus.

ROMA - «Dagli investimenti nel settore spaziale si hanno ritorni dell'ordine di decine di miliardi di euro». A ribadire la valenza che ogni euro speso nel settore spaziale ha nella vita concreta dei cittadini è il presidente dell'Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston, durante la conferenza organizzata per fare il punto sul presente e sul futuro del programma europeo Copernicus. «Si guarda spesso alle grandi cifre degli investimenti nel settore spaziale e si fa fatica a capire quali vantaggi possano derivarne - ha detto Battiston -, vantaggi che in realtà sono moltissimi e toccano aspetti diversi, anche inattesi. Dalle telecomunicazioni all'ambiente, alla gestione delle emergenze, alla conservazione dei beni culturali, al controllo delle frontiere. Se si guarda alle applicazioni, si scopre che non solo recuperiamo quanto speso ma ci guadagnamo».
Sul fronte delle alluvioni, ad esempio, o allo sversamento di olii in mare il ritorno economico delle tecnologie è già misurabile. Uno studio condotto da ASI e Esa proprio sui risparmi e sulle ottimizzazioni che derivano dall'utilizzo di applicazioni spaziali parla di decine di miliardi di euro l'anno di minori costi. «Lo spazio - conclude Battiston - contribuisce davvero a migliorare la qualità della vita dei cittadini».

Agenzia spaziale sia strumento sviluppo industriale PMI - Ampliare i compiti dell'Agenzia Spaziale Italiana per farne non solo un'agenzia di ricerca ma anche di sviluppo industriale e di supporto alla crescita delle piccole e medie imprese nazionali del settore. È l'indicazione che l'Aipas - l'Associazione delle Imprese per le Attività Spaziali - ha espresso nel documento consegnato alla commissione Industria del Senato nel corso di un'audizione informale svoltasi nell'ambito dell'esame di tre ddl di riordino delle competenze governative in materia di politiche spaziali e aerospaziali. L'associazione giudica «altamente auspicabile» che la gestione e il coordinamento delle attività aerospaziali siano sotto l'egida ultima della Presidenza del Consiglio, così come indicato dai ddl 1110 e 1544, e che venga istituito un Comitato parlamentare come organo di controllo (ddl 1410).

Il settore necessita di una «rinnovata centralità» e di «maggiori risorse» e secondo l'Aipas la riforma della governance in discussione al Senato - che deve portare all'elaborazione di un testo unico per evitare dubbi interpretativi - può essere uno strumento utile a garantire all'ASI il necessario livello di risorse per adempiere ai suoi compiti. Compiti che non dovrebbero essere solo di agenzia di ricerca ma anche di sviluppo industriale per la qualificazione e la competitività dell'industria spaziale nazionale, con particolare riferimento alle Pmi del settore di cui l'ASI dovrebbe supportare la crescita e lo sviluppo così da poter sfruttare al meglio la loro competitività e capacità di innovazione. Sempre in quest'ottica, l'Aipas auspica che del consiglio tecnico-scientifico dell'ASI facciano parte non solo scienziati ma anche membri del mondo imprenditoriale e che venga istituito un tavolo permanente di confronto tra l'ASI e le associazioni industriali nazionali di settore.