Educazione ambientale, vero «timone» per la formazione
L'Associazione chiede sempre più centralità all’educazione alla sostenibilità
Il WWF accoglie con favore l’intento del Ministro Gelmini di togliere dall’opzionalità l’insegnamento dell’Educazione Ambientale nelle scuole e invita il Ministro a fare un passo in più affinchè tra i banchi di scuola i professori siano in grado di trasferire le vaste e delicate tematiche legate alla sostenibilità. Pur rendendola una disciplina autonoma, insieme allo studio della Costituzione e dell’educazione stradale, l’Associazione auspica che nel futuro l’ora di insegnamento alla settimana, prevista dal nuovo programma ministeriale, non resti l’unico momento dedicato a questa materia affinchè si possano formare cittadini consapevoli e attenti al proprio ambiente.
L’Educazione Ambientale del futuro per il WWF, che preferisce definirla Educazione per la Sostenibilità, dovrebbe diventare materia al centro di una metodologia di studio interdisciplinare che la renda trasversale, un abito mentale, un orientamento educativo per tutti gli insegnamenti. Ai docenti, vanno garantite un’adeguata preparazione e tutte le condizioni che facilitano l’apprendimento di criteri per uno sviluppo sostenibile ed equo in tutto il mondo. Sono infatti loro che dovranno indirizzare i ragazzi all’osservazione critica della realtà, favorendo l’adozione di azioni concrete e un cambiamento culturale necessario alle nuove generazioni per costruire, fin da ora, una società diversa, in grado di vivere in armonia con la natura.
«Il patrimonio di conoscenze e competenze maturate dal WWF in oltre quarant’anni è da sempre al fianco della scuola, così come i 23 centri di Educazione Ambientale e le oltre 100 Oasi WWF sparse in tutto il Paese – afferma Maria Antonietta Quadrelli, Responsabile del Programma Educazione WWF Italia, e continua – Sono queste vere e proprie palestre di esperienza che permettono ai ragazzi di fare attività pratiche sul territorio e sperimentare un contatto diretto con la natura. Contatto che diventa uno strumento efficace anche per un’educazione alla cooperazione e al rispetto, in contrapposizione agli atteggiamenti di sopruso e di bullismo, diventati così frequenti tra i ragazzi.»
Anche quest’anno il WWF affiancherà il mondo scolastico per aiutare a formare gli abitanti della terra di domani : sono circa 5.000 le classi, con 100.000 ragazzi, che ogni anno aderiscono al WWF, oltre 60 i titoli pubblicati per parlare dei grandi temi ambientali con studenti e insegnanti (dal clima alla biodiversità, dallo sfruttamento delle risorse alla cooperazione internazionale). Dal 2005, anno in cui l’ONU ha inaugurato il Decennio dell’Educazione allo Sviluppo sostenibile (2005-2014), il WWF lavora con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca per portare l’educazione ambientale all’interno dei programmi scolastici come argomento trasversale che gli insegnanti di tutte le materie possono affrontare nelle lezioni quotidiane..
Per contribuire alla formazione di una coscienza rispettosa dell’ambiente, anche in questo anno ricco di cambiamenti, il WWF sarà al fianco degli studenti e dei docenti con numerosissime proposte educative che vanno dal turismo scolastico ai materiali didattici per le scuole, dalla materna alle superiori, un sito web dedicato e un numero monografico di Ecomondo, la rivista allegata al settimanale del noprofit VITA.