2 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Genova

L'intervista di Toti a Tgcom24, si parla di Berlusconi

"Sento nostalgia di quando chi vinceva governava" ha detto Toti. "Chi mette in discussione Berlusconi - continua - teme solo il confronto"

Governatore della Liguria, Giovanni Toti
Governatore della Liguria, Giovanni Toti Foto: ANSA

GENOVA - Intervista a Tgcom24 per il governatore della Liguria, Giovanni Toti, che esordisce così: «Il governo del presidente sarebbe in assoluto l'ultima ratio. Mi sta venendo un po' di nostalgia - ha sottolineato il governatore ligure - verso la Prima Repubblica, dove chi vinceva le elezioni il giorno dopo governava. Il veto a Berlusconi è strumentale - continua - è irricevibile da noi ma anche dalla Meloni e da Salvini».

SEDUTA SPIRITICA - «Peraltro - ha sottolineato il governatore ligure - Berlusconi non è neanche eletto in parlamento. Quindi il tema non si pone, è assolutamente strumentale. Come si fa a dire chi partecipa o non partecipa al governo se non si sa che cosa dovrebbe fare questo governo? Si parla del niente - ha affermato Toti - è quasi una seduta spiritica. Ci sono delle responsabilità da prendersi, il centrodestra è pronto, il M5s - ha concluso Toti - non ho ancora capito se lo è o no».

CENA TOTI E BERLUSCONI - «Ieri sera ho cenato con Berlusconi e gli ho detto che bisogna coinvolgere di più gli amministratori locali, la nostra classe dirigente, che serve un dibattito vero all'interno del partito che non metterebbe affatto in discussione anzi rafforzerebbe le prerogative di Berlusconi. C'è bisogno di meritocrazia»

POLVERE SULLE SCARPE - «Abbiamo bisogno - ha aggiunto il governatore ligure - di una dirigenza che per la prima volta dimostri anche a Berlusconi quanto vale sul campo, chi vince e chi perde, chi ha la fiducia dei suoi territori e chi invece non la fiducia dei suoi elettori, chi ha fatto una carriera per cooptazione e chi invece si è sporcato di polvere le scarpe, magari andando a conquistare il proprio comune o la propria regione».

PER IL FUTURO - «Dobbiamo poi guardare alla Lega e a Fratelli d'Italia - ha sottolineato Toti - come alleati strutturali per il futuro. A me piacerebbe un partito unico ma non mi impicco a questa idea. Chi mette in discussione Berlusconi - prosegue - lo fa in malafede semplicemente per non confrontarsi.