26 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Relazioni USA-Cina

Caso Huawei, Pechino convoca ambasciatore USA

Il governo cinese ha chiesto che Washington ritiri la richiesta d'estradizione per Meng Wanzhou. Il portavoce dell'ambasciata statunitense non ha per ora voluto rilasciare commenti

Caso Huawei, Pechino convoca ambasciatore USA
Caso Huawei, Pechino convoca ambasciatore USA Foto: ANSA

PECHINO - La Cina ha convocato l'ambasciatore degli Stati Uniti per protestare contro l'arresto in Canada, «estremamente grave», della direttrice finanziaria di Huawei, il colosso delle telecomunicazioni cinese. Pechino ha chiesto che Washington ritiri la richiesta di estradizione.

GUERRA COMMERCIALE - L'arresto di Meng Wanzhou, accusata di frode negli Stati Uniti per alcuni accordi con l'Iran in violazione delle sanzioni, ha fatto infuriare Pechino, gettando benzina sul fuoco nella guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti.
Meng - figlia del fondatore dell'azienda Ren Zhengfei, ex ingegnere dell'Esercito Popolare di liberazione - è in carcere, in attesa della decisione sulla cauzione di un tribunale canadese, prevista per domani.

VIOLATI DIRITTI - Il vice ministro degli Esteri cinese, Le Yucheng, ha convocato l'ambasciatore statunitense Terry Branstad un giorno dopo aver fatto altrettanto con l'inviato canadese John McCallum, al quale aveva espresso tutto il malcontento di Pechino. «Le Yucheng ha sottolineato che la parte Usa ha seriamente violato i diritti e gli interessi legittimi dei cittadini cinesi e la natura della violazione è estremamente grave», ha affermato in una nota il ministero degli Esteri, «La parte cinese si oppone fermamente a questo e invita con forza gli Stati Uniti ad attribuire grande importanza alla posizione solenne e giusta della Cina».

PRATICHE SBAGLIATE - La Cina ha anche invitato gli Stati Uniti a «prendere misure immediate per correggere le pratiche sbagliate e revocare il mandato di arresto nei confronti del cittadino cinese». La nota ha avvertito che da Pechino arriverà «un'ulteriore risposta», non specificata, alla luce delle azioni degli Stati Uniti.
Il portavoce dell'ambasciata statunitense non ha per ora voluto rilasciare commenti.