19 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Stati Uniti

Russiagate, Trump difende il suo avvocato

Assicurando che non gli si rivolterà contro durante la vicenda giudiziaria che lo riguarda e che potrebbe imbarazzare il presidente USA

Il Presidente americano, Donald Trump
Il Presidente americano, Donald Trump Foto: ANSA

NEW YORK - Donald Trump ha preso oggi le difese del suo avvocato personale Michael Cohen, assicurando che non gli si rivolterà contro durante la vicenda giudiziaria che lo riguarda e che potrebbe imbarazzare il presidente Usa.
In una serie di tweet, Trump se l'è presa contro un articolo del New York Times che a suo dire punterebbe a «distruggere Michael Cohen e la sua relazione con me nella speranza che possa 'rivoltarsi contro'», diventando un testimone a cairco.
Il quotidiano, basandosi su diverse fonti, ha affermato oggi che Cohenm è stato trattato male negli anni da Trump con «insulti gratuiti, commenti condiscendente e con due minacce di licenziamento».

In risposta, il presidente ha detto che il suo avvocato è «un uomo buono con una famiglia meravigliosa» e un «uomo d'affari in proprio, avvocato sempre apprezzato e rispettato».
Fedele avvocato di Trump, Cohen ha passato diversi anni al servizio della Trump Organization ed è stato uno dei portavoce della sua campagna presidenziale.
Gli uffici del legale sono stati perquisiti il 9 aprile dalla giustizia americana nell'ambito dell'inchiesta del procuratore speciale Robert Mueller sulle collusioni tra il team elettorale di Trump e la Russia nelle presideenizali del 2016.

Trump disse a Comey: Flynn ha seri problemi di giudizio
Donald Trump disse a James Comey, il direttore dell'Fbi poi licenziato a maggio 2017, di avere «serie riserve» sul suo consigliere per la Sicurezza nazionale, Michael Flynn. Lo riferisce lo stesso Comey nei memo scritti dall'allora capo dell'Fbi all'inizio della presidenza Trump, ora consegnati dal dipartimento di Giustizia al Congresso e in parte resi accessibili ai media.
In un memo scritto il 28 gennaio 2017 dopo una cena con il presidente Usa, riferisce The Hill, Comey scrive che Trump disse che a suo avviso Flynn «ha seri problemi di capacità di giudizio». Trump disse che ad esempio quando lui fece i complimenti a Theresa May per essere stata la prima leader a fargli le congratulazioni dopo l'elezione alla presidenza, Flynn si intromise per dire che un altro leader aveva chiamato prima di lei.
Nei suoi memo Comey dichiara che Trump lo esortò ad archiviare l'inchiesta su Flynn, da lui definito «una brava persona». Trump ha poi licenziato Flynn, motivando con il fatto che il consigliere aveva mentito al vice presidente Mike Pence sui suoi legami con funzionari russi.