Pence visita confine tra le due Coree: «Tutte le opzioni sul tavolo»
Il vicepresidente degli Stati Uniti ha visitato la cosiddetta «zona demilitarizzata» al confine tra la Corea del Sud e la Corea del Nord. Un momento cruciale date le tensioni tra Usa e Pyongyang, ma anche un momento di rilevanza personale per Pence, il cui padre servì da militare in Corea.
SEOUL - Il vicepresidente Usa Mike Pence ha utilizzato una visita al confine tra le due Coree, pesantemente militarizzato, per dichiarare che nei confronti di Pyongyang «tutte le opzioni sono sul tavolo», il giorno dopo il fallito test missilistico nordcoreano. La visita di Pence alla frontiera segnala il cambio di politica di Washington nel confronti dell'isolato stato asiatico, che per anni ha condotto test missilistici e nucleari sfidando i divieti della comunità internazionale. Sabato la Corea del Nord ha tenuto una colossale parata militare nella quale hanno sfilato presunti missili balistici intercontinentali, mentre una portaerei Usa è in viaggio verso al penisola coreana.
«Fare di più» per risolvere il problema
Washington vuole ottenere sicurezza «attraverso mezzi pacifici, attraverso il negoziato. Ma tutte le opzioni sono sul tavolo, mentre continuiamo a essere a fianco del popolo della Corea del Sud» ha detto Pence nel villaggio di Panmunjom, all'interno della Zona demilitarizzata. Pence, che parlava pochi metri dalla linea di demarcazione militare che ha descritto come «una frontiera di libertà» ha detto che il rapporto tra America e Corea del Sud è «ferrea, immutabile». «Il messaggio del popolo degli Stati uniti è che vogliamo la pace, ma l'America ha sempre cercato la pace attraverso la forza e il mio messaggio oggi, davanti alle forze Usa in Corea, davanti ai coraggiosi soldati deel Repubblica di Corea, è di fermezza. Il popolo della Corea del Nord, le forze armate della Corea del Nord non devono mal interpretare la fermezza degli Stati uniti. L'era della pazienza strategica è finita» ha aggiunto Pence, esprimendo al speranza che la Cina possa «fare di più» per risolvere il problema.
Pyongyang minaccia il mondo intero
Il lancio di ieri, nel quale il missile è esploso pochi secondi dopo essersi staccato da terra, segue la parata militare di sabato a Pyongyang nella quale sono comparsi circa 60 missili. La Corea del Nord ha l'abitudine di effettuare test missilistici per segnalare importanti ricorrenze, come sabato il 105esimo anniversario della nascita del fondatore della nazione Kim Il-Sung, o in segno di sfida quando alti funzionari Usa visitano al regione. Il ministero degli Esteri di Seoul ha detto che con l'ultimo lancio Pyongyang «minaccia il mondo intero». Dopo la visita al confine Pence incontrerà il presidente ad interim sudcoreano Hwang Kyo-Ahn a Seoul.
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