Merkel: no al burqa in Germania. E se la prende con i «populisti»
Angela Merkel torna ad attaccare i «populisti», contestando la loro pretesa di rappresentare «il popolo». E sui migranti, ora che le elezioni si avvicinano, assicura che la situazione del 2015 non si ripeterà
ESSEN - Angela Merkel ha messo in guardia contro le «soluzioni semplici» offerte dai movimenti «populisti", respingendo la loro pretesa di rappresentare «il popolo», nel discorso tenuto oggi davanti al congresso del partito per l'avvio della sua campagna elettorale per un quarto mandato alla cancelleria tedesca. Allo stesso tempo, Merkel ha difeso con fermezza i valori della Germania e della Cdu, ribadendo la volontà del governo di vietare il velo integrale nei luoghi pubblici e ricordando che «la legge tedesca prevale sulla sharia», la legge islamica.
Le elezioni più difficili
La cancelliera ha avvertito il partito riunito in congresso a Essen che le elezioni in programma nel 2017 saranno «le più difficili dalla riunificazione» del Paese, nel 1990, per la crescente affermazione dei populisti, incarnati in Germania nel movimenti anti-immigrazione Alternative fuer Deutschland (AfD). Ma «il mondo non è bianco e nero» e «noi dobbiamo rimanere scettici davanti alla risposte semplici» perchè queste «raramente fanno progredire il nostro Paese».
Contro lo slogan di Pegida
La cancelliera si è scagliata in particolare contro lo slogan «Noi siamo il popolo», scandito nelle manifestazioni del movimento tedesco di estrema destra Pegida, che riecheggia quello degli abitanti della Repubblica Democratica Tedesca (Ddr) che alla fine del 1989 chiedevano la fine della dittatura comunista. «Noi tutti insieme stabiliamo quale è il popolo, non solo alcuni, non importa quanto urlino», ha rimarcato la cancelliera, cresciuta nella Germania Est.
Niente velo integrale
Affrontando quindi il tema migratorio, che le è valso non poche critiche anche all'interno della Cdu per la sua politica delle porte aperte, la Cancelliera, che forse guarda già all'appuntamento elettorale del 2017, ha ammesso «di aver chiesto molto» al partito, assicurando che una «situazione come quella dell'estate 2015», quando in Germania sono giunti migliaia di migranti, «non può e non deve ripetersi». Quindi ha espresso fermezza in materia di integrazione dei migranti nella società tedesca: «Il velo integrale deve essere vietato laddove è legalmente possibile».
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