Russia, Kudrin chiede a Putin di ridurre le tensioni geopolitiche per far ripartire l'economia
Aleksey Kudrin, ex vicepremier ed ex ministro delle Finanze e oggi 'stratega' economico del Cremlino, ha chiesto a Vladimir Putin di ridurre le tensioni geopolitiche per rilanciare l'economia russa
MOSCA - Aleksey Kudrin, ex vicepremier ed ex ministro delle Finanze e oggi stratega del Cremlino per il futuro del Paese ha chiesto a Vladimir Putin di ridurre le tensioni geopolitiche per rilanciare la Russia sul piano economico e disperdere il gap tecnologico che la divide dagli altri Paesi evoluti. Lo riporta il quotidiano russo Vedomosti, citando lo stesso Kudrin.
La schiettezza di Kudrin
In una riunione del Presidium del Consiglio economico presso il Cremlino, tenutasi il 25 maggio dopo una pausa di due anni, è stata sollevata la questione della crescita economica in Russia. Gli esperti stavano discutendo i diversi punti di vista sugli stimoli all'economia, di fronte al leader del Cremlino. Kudrin ha parlato della necessità di ridurre le tensioni geopolitiche, ma Putin - secondo Vedomosti - avrebbe replicato che la Russia non venderà la sua sovranità, con chiaro riferimento alla questione della Crimea e non solo. Il Cremlino inoltre ha rifiutato di commentare le informazioni degli interlocutori di Vedomosti, sottolineando che non era pubblico il discorso di Putin.
Il peso delle questioni geopolitiche
Secondo Kudrin una delle condizioni necessarie per la crescita economica è l'attrazione di investimenti esteri. Secondo lui la Russia è rimasta indietro tecnologicamente, necessita di un respiro internazionale. Per fare questo, bisogna ridurre le tensioni geopolitiche, ha insistito Kudrin.
Perché proprio Kudrin
La scelta di Vladimir Putin di nominare Aleksej Kudrin a vicepresidente del Consiglio economico russo ha fatto particolarmente scalpore: e non solo perché l'economista è tradizionalmente considerato di scuola «liberal» e generalmente apprezzato dall'Occidente, ma anche perché, dopo che nel 2011 ruppe con l’esecutivo di cui era ministro delle Finanze e vicepremier in quanto non condivideva la linea dell’allora presidente Dmitrij Medvedev (in particolare in tema di spese militari), il biondo petroburghese si rifiutò di servire sotto l’attuale capo del Cremlino. A cui, peraltro, non ha mai risparmiato critiche aspre. Invece, Vladimir Putin non ha mai nascosto le sue simpatie per Kudrin, e ne ha annunciato il ritorno proprio in un periodo in cui la Russia deve affrontare sfide economiche e geopolitiche particolarmente importanti. Putin, insomma, deve aver pensato che Kudrin sia l'uomo giusto. Ma ora l'immancabile schiettezza dell'economista, dimostrata anche in quest'ultima occasione, potrebbe forse portare allo scontro.
(Con fonte Askanews)
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