28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
Inviato Onu chiede appoggio per nuovo governo

La Libia tra ostacoli alla pace e attacchi dell'Isis

L'inviato speciale Onu per la Libia, Martin Kobler, ha incontrato il capo del parlamento di Tobruk e i deputati della stessa assemblea che boicottano l'Accordo Politico Libico

TRIPOLI - L'inviato speciale Onu per la Libia, Martin Kobler, ha incontrato il capo del parlamento di Tobruk, riconosciuto dalla Comunità internazionale, e i deputati della stessa assemblea che boicottano l'Accordo Politico Libico, quindi la creazione di un governo di unità nazionale, tappa necessaria e urgente per imboccare la via verso una soluzione al caos in Libia. Secondo il Lybia Herald, i colloqui con Ageela Salah e i «dissidenti» sono avvenuti in separata sede, dettaglio che illustra una delle tante difficoltà nel processo per la formazione di un esecutivo 'unificato' nel Paese nord-africano. Il problema, infatti, è che per integrare la Dichiarazione costituzionale con l'accordo per il governo presentato all'Onu, serve la maggioranza dei due terzi dei deputati di Tobruk. E nell'ora e mezzo trascorsa a discutere ieri a Shirhat con i deputati contrari all'accordo, secondo fonti del quotidiano libico, Kobler non ha nascosto che il loro assenso è necessario, pena una nuova impasse e niente governo.

Scadenze e obiettivi
L'inviato Onu, che ieri si è rammaricato per il rinvio di almeno 48 ore dell'annuncio della formazione del governo da parte del premier designato Fayez Al Sarraj ha twittato dopo l'incontro un duro monito: «la scena politica libica è divisa, mentre Daesh (l'Isis) è unito e persegue i suoi distruttivi obiettivi». In un comunicato più ampio, la Missione Onu di supporto in Libia, guidata da Kobler, ha esortato Sarraj a rispettare la nuova deadline indicata, sottolineando che a questo punto servono «leadership, coraggio e determinazione» per porre gli interessi nazionali «al di sopra di ogni considerazione». Un riferimento evidente alle liti per l'assegnazione dei ministeri sui cui circola voce. 

Attacchi dell'Isis
Il comunicato cita anche i recenti attacchi dell'Isis a Sidra, Raa Lanuf e Bengasi, «che ci ricordano con forza la necessità di creare un fronte unito per contenere ed eliminare il crescente pericolo jihadista». Solo ieri, un gruppo di Jihadisti della «filiale» libica dell'Isis, proveniente da Misurata ha lanciato un attacco nei pressi di Surman, cittadina a una sessantina di chilometri a Ovest della capitale della Libia Tripoli. Secondo fonti locali citate dal sito «Alwasat», gli uomini del Califfato Nero «vuole prendere sotto controllo questa zona per istituire un suo quartier generale» nella parte Ovest del Paese Nordafricano.

(Con fonte Askanews)