Siria, Amnesty: 200 morti nei raid russi. Mosca: «Falso»
Per il portavoce della Difesa russa, i dati diffusi da Amnesty International sui 200 morti civili in Siria a causa dei raid russi sarebbero falsi
MOSCA - I dati citati da Amnesty International sui 200 morti civili in Siria a causa dei raid russi sono «falsi». Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov in un briefing con la stampa russa e straniera, lasciando intendere che la diffusione di tale «disinformazione» farebbe «comodo a noi sappiamo chi». «L'aviazione russa non usa» bombe a grappolo, ha aggiunto Konashenkov.
Un tempismo sospetto
Il generale ha inoltre accusato Amnesty International di occuparsi «solo dei raid russi» mentre sul terreno sono attive da anni anche altre forze. «Il conflitto siriano va avanti da quasi 5 anni e con 300.000 vittime. Strano che Amnesty se ne sia accorta solo ora».
Le accuse
Amnesty International accusa la Russia di avere causato la morte di almeno 200 civili in Siria dall'inizio dei raid aerei, a fine settembre. L'organizzazione internazionale ha stilato un rapporto basato su «ricerche a distanza», in pratica colloqui telefonici e via internet con testimoni ed attivisti in diverse aree del Paese devastato da oltre quattro anni di guerra.
200 morti nei raid?
Dopo aver sentito 16 testimoni, inclusi medici e militanti per i diritti umani, riferisce la Bbc, l'ong è arrivata alla conclusione che i raid russi hanno provocato ingenti danni e 200 morti tra la popolazione. I particolare, il 29 novembre, 49 civili sarebbero stati uccisi e molti altri rimasti feriti nel bombardamento di un mercato nella provincia di Idlib. Secondo le testimonianze raccolte da Amnesty, non c'erano obiettivi militari nelle vicinanze.
Più di 2000 vittime in tutto
Non è la prima accusa di tale tipo nei confronti della Russia, che ha sempre liquidato l'argomento come «guerra mediatica». Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti dell'uomo, i raid dell'aviazione militare russa hanno ucciso ben 2.132 persone, di cui 710 civili.
(Con fonte Askanews)
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