Russia: ecco come l'Isis porta in Turchia 200mila barili di petrolio al giorno
Durante il briefing organizzato dal ministero della Difesa di Mosca sono state mostrate immagini riprese grazie a droni e satelliti che attesterebbero il traffico
MOSCA - Dalle tre vie individuate dalla Difesa russa, lungo la quali viene convogliato verso la Turchia il petrolio rubato in Siria e Iraq dall'Isis, passano 200mila barili al giorno, un quantitativo dal quale i jihadisti ricavano due miliardi di dollari l'anno. Sono cifre diffuse in un briefing del ministero della Difesa di Mosca, al quale ha partecipato anche askanews, nel corso del quale sono state mostrate immagini riprese grazie a droni e satelliti. «Difficile non accorgersene», hanno sottolineato commentando i filmati i rappresentanti del ministero. In senso contrario, dalla Turchia alla Siria, passano le armi destinate ai jihadisti e i combattenti che ingrossano el fila dell'Isis: solo nell'ultima settimana sono passati duemila militanti e 120 tonnellate di munizioni.
Video e riprese
Al briefing hanno partecipato anche gli addetti militari delle ambasciate di tutto il mondo presenti a Mosca, compresi rappresentanti italiani. Particolarmente impressionanti sono state considerate le riprese che nella zona di Silopi, risalenti al 14 novembre scorso, mostrerebbero un enorme parcheggio di autocontainer (intorno ai 3.200) pronti a partire per partecipare al traffico di oro nero del sedicente Stato islamico.
Le 3 direzioni del petrolio dell'Isis
In base a quanto spiegato le direzioni che il petrolio dell'Isis prenderebbe oltre il confine turco-siriano sarebbero tre. Una verso Ovest che avrebbe uno sbocco sul mare attraverso i porti di Iskenderun e Reikhandly. «Un'altra quella settentrionale, termina a Batman, a cento chilometri dal confine siriano», hanno spiegato i militari russi. E poco distante anche dal confine con l'Iraq, altra cortina particolarmente permeabile. Un'altra ancora sarebbe quella orientale.
Isole petrolifere
Mosca ha inoltre presentato agli addetti militari e alla stampa immagini di 1.722 autocontainer incolonnati, in un filmato che risale al 18 ottobre scorso. «I terroristi hanno costruito delle vere e proprie isole petrolifere», hanno aggiunto. Il briefing si è tenuto nella rinnovata sede del ministero della Difesa sul lungofiume Frunzenskaja.
(Con fonte Askanews)
- 03/04/2018 Putin da Erdogan, l'ennesimo colpo alla Nato. Preludio di un'intesa sulla Siria?
- 20/09/2017 S-400 alla Turchia: l'ultimo schiaffo di Putin a una Nato sempre più anti-russa
- 25/07/2017 Turchia, membro Nato, a un passo dall'acquisto degli S-400 russi
- 05/05/2017 Erdogan da Putin, sulla Siria è la Russia a dettare le condizioni