18 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Segretario generale: al via negoziati adesione per 29esimo membro

La Nato si allarga al Montenegro, Mosca: pronti a rispondere

I ministri degli Esteri della Nato hanno ufficialmente invitato il Montenegro a fare il suo ingresso nell'alleanza militare a guida Usa, un'iniziativa che la Russia ha ripetutamente chiesto di non prendere per evitare di destabilizzare l'area balcanica

BRUXELLES - I ministri degli Esteri della Nato hanno ufficialmente invitato il Montenegro a fare il suo ingresso nell'alleanza militare a guida Usa, un'iniziativa che la Russia ha ripetutamente chiesto di non prendere per evitare di destabilizzare l'area balcanica. «I ministri degli Esteri della Nato hanno appena preso la storica decisione di aprire i negoziati di adesione perchè il Montenegro diventi il 29esimo membro» dell'alleanza, ha detto il segretario generale Jens Stoltenberg.

La risposta della Russia
L'ingresso del Montenegro nella Nato condurrà a una risposta da parte della Russia. Lo ha detto il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitry Peskov. «Mosca ha sempre detto a vari livelli che l'espansione della Nato, dell'infrastruttura militare della Nato, a est, naturalmente, non può aiutare, non può che condurre a una risposta dall'est, cioè dalla Russia, nei termini di una garanzia di sicurezza e di un mantenimento della parità di interessi» ha Peskov detto ai giornalisti, commentando la decisione della Nato di avviare i negoziati sull'adesione del Montenegro. Peskov ha anche aggiunto che è troppo presto per parlare di misure specifiche da parte di Mosca.

Kerry: non ci concentriamo su Mosca
La Nato «non si concentra sulla Russia di per sè, direi che non si concentra sulla Russia come su nessun altro Paese», ha dichiarato il segretario di Stato Usa, John Kerry, minimizzando sulla possibilità che l'ingresso nell'Alleanza Atlantica del Montenegro (invitato oggi formalmente ad aderire alla Nato) sia considerata da Mosca un gesto ostile. «La Nato è un'allenza difensiva che esiste da 70 anni», ha aggiunto Kerry, che dalla riunione dei ministri degli Esteri Nato a Bruxelles si sposta oggi in Kosovo, altro punto di tensione con la Russia.

Gentiloni: decisione non contro qualcuno
La decisione della Nato di invitare formalmente il Montenegro ad entrare nell'Alleanza Atlantica «non è contro qualcuno, ma è una decisione per rafforzare la sicurezza». Lo sottolinea il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni a margine della riunione dei ministri degli Esteri della Nato che ha deciso l'invito a Skopje. Mosca ha più volte proclamato la sua contrarietà all'allargamento della Nato al Paese e stamani ha promesso una risposta nel caso di adesione. Secondo Gentiloni l'ingresso del Paese porterà più sicurezza "sia nella zona dei Balcani sia nella zona dell'Adriatico, quindi interessa direttamente il nostro Paese".

Il segretario Stoltenberg ha in ogni caso sottolineato come l'entrata del Montenegro sia un «risultato storico» che riflette «l'impegno costante» del Montenegro per «i valori comuni e la sicurezza internazionale». Era dall'ingresso di Albania e Croazia nel 2009, che la Nato non invitava nuovi membri. Ora la Nato, sottolinea il segretario generale, si aspetta che il Paese «continui il cammino delle riforme» soprattutto «sull'adeguamento della difesa, sulle riforme interne, specialmente sullo stato di diritto, e che che continui a fare progressi nel dimostrare pubblico sostegno» all'ingresso del Montenegro nell'Alleanza.

Momento storico per il Montenegro
Questo è un «momento storico per il nostro Paese» sottolinea il ministro degli Esteri montenegrino, Igor Luk?ic, secondo cui l'invito della Nato è anche «una grande notizia per i Balcani occidentali perché significherà più stabilità per l'intera regione». Quella di oggi, afferma Luk?ic è «una decisione molto attesa che è anche la ricompensa per anni di duro lavoro». Lavoro che deve continuare: «L'invito non è la fine del processo ma l'inizio del passo successivo, le riforme continueranno», assicura.

Porta della Nato aperta
Il percorso di adesione prevede anche la ratifica del protocollo di accesso del Montenegro alla Nato da parte dei parlamenti nazionali dei ventotto alleati. «La porta della Nato è aperta», assicura Stoltenberg, anche per Bosnia Erzegovina, Georgia ed Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia (Fyrom) il cui cammino per l'ingresso rimane per il momento bloccato: «Faremo tutto quello che è possibile per aiutarli a raggiungere questo obiettivo, giudicando ogni Paese candidato sui propri meriti e li incoraggiamo a continuare lungo il cammino delle riforme», conclude Stoltenberg.

(Con fonte Askanews)