19 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Emergenza sbarchi

L'UE: azioni militari contro gli scafisti, ma senza «sconfinare» nelle acque libiche

Finora l'operazione si limitava al monitoraggio a partire dalle acque internazionali delle reti criminali che inviano quotidianamente barconi di fortuna carichi di migranti verso l'Italia, che partono dalla coste della Libia

L'UE: azioni militari contro gli scafisti, ma senza «sconfinare» nelle acque libiche
L'UE: azioni militari contro gli scafisti, ma senza «sconfinare» nelle acque libiche Foto: ANSA

BRUXELLES - L'Unione europea ha deciso di approvare i piani per lanciare offensive militari contro gli scafisti nel Mediterraneo, sequestrando e distruggendo barconi per smantellare le organizzazioni che operano al di fuori della Libia. Lo hanno indicato fonti di Bruxelles.
A luglio l'Ue ha lanciato una prima fase di raccolta di elementi di intelligence nell'ambito della sua operazione NavFor Med, ma d'ora in poi sarà autorizzata a fermare - e se necessario distruggere - i barconi che caricano migliaia di migranti che rischiano la vita nel tentativo di raggiungere l'Europa.
Potranno inoltre procedere ad arresti, a condizione di non «sconfinare» nelle acque territoriali libiche.

Operazione EU Navfor Med

Intorno a un tavolo questa mattina durante una riunione ministeriale a Bruxelles, i 28 stati membri hanno indicato di aver raggiunto «le condizioni» per passare alla seconda fase, in alto mare, della loro operazione EU Navfor Med lanciata a fine giugno nel Mar Mediterraneo.
Finora l'operazione - forte di quattro navi e un migliaio di uomini - si limitava al monitoraggio a partire dalle acque internazionali delle reti criminali che inviano quotidianamente barconi di fortuna carichi di migranti verso l'Italia, che partono dalla coste della Libia. Ha inoltre partecipato a diverse operazioni di soccorso, contribuendo a salvare 1.500 persone.

Sette fregate supplementari

Per incrementare le operazioni, saranno necessarie sette fregate supplementari, alcune delle quali equipaggiate di kit medici, oltre che elicotteri, sottomarini e droni. Navfor Med in particolare farà affidamento su forze speciali, i reparti della marina, per bloccare le navi dei contrabbandieri, come spesso accade nel contrasto ai narcotrafficanti.
Gli stati maggiori dei Ventotto dovranno riunirsi mercoledì per fare il punto sui contributi in uomini e nel materiale di ciascuno. La seconda fase della missione non potrà essere lanciata prima di inizio ottobre, perchè l'Ue deve adottare ancora una serie di testi giuridici, come ad esempio le regole di ingaggio dei militari.