Riad: no a coalizione con Mosca e Damasco contro l'Isis
Il capo della diplomazia saudita, Adel al Jubeir, ha respinto oggi a Mosca la proposta russa di dare vita a una grande coalizione contro i jihadisti dello Stato islamico (Isis) in Siria e ha ribadito la necessità di un'uscita di scena del presidente siriano Bashar al-Assad
MOSCA (askanews) - Il capo della diplomazia saudita, Adel al Jubeir, ha respinto oggi a Mosca la proposta russa di dare vita a una grande coalizione contro i jihadisti dello Stato islamico (Isis) in Siria e ha ribadito la necessità di un'uscita di scena del presidente siriano Bashar al-Assad.
Nessuna coalizione
Una coalizione a cui «potrebbero eventualmente partecipare il regno dell'Arabia saudita e il governo siriano è esclusa, non rientra nei nostri piani», ha detto al Jubeir nella conferenza stampa congiunta con l'omologo russo Sergei Lavrov. Riad fa «già» parte di una coalizione che lotta contro i «terroristi», ha aggiunto, facendo riferimento alla coalizione internazionale a guida americana contro l'Isis in Siria e Iraq.
A fine giugno, il presidente russo Vladimir Putin ha proposto di dare vita a una grande coalizione contro l'Isis che comprenda in particolare Turchia, Iraq, Arabia Saudita, e l'eesercito siriano. «Non si tratta di formare una coalizione classica con un capo supremo e forze armate che obbediscono - ha spiegato oggi Lavrov - si tratta di coordinare le iniziative di quanti già combattono i terroristi». Ossia gli eserciti di Siria e Iraq, i ribelli siriani, i combattenti curdi, perchè «siano consapevoli della loro principale missione: lottare contro la minaccia terroristica», rimandando «a più avanti il regolamento dei conti tra loro». A differenza dell'Isis, «Bashar al-Assad non minaccia nessun Paese vicino», ha rimarcato Lavrov, invitando «tutti a confrontare le minacce».
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