22 maggio 2025
Aggiornato 09:00
Bombardieri strategici e difesa aerea

Le grandi manovre di Mosca nell'Artico

Grandi manovre per la Russia, con bombardieri strategici e difesa aerea nel grande Nord russo, proprio mentre l'aviazione della NATO e di diversi Paesi neutrali ha simulato in Svezia un'operazione di pace delle Nazioni Unite.

MOSCA (askanews) - Grandi manovre per la Russia, con bombardieri strategici e difesa aerea nel grande Nord russo, proprio mentre l'aviazione della NATO e di diversi Paesi neutrali ha simulato in Svezia un'operazione di pace delle Nazioni Unite. In totale, Mosca ha messo in campo circa 12.000 soldati e 250 aerei ed elicotteri da combattimento per partecipare ad «ampie esercitazioni». Iniziate oggi, andranno avanti quattro giorni, come ha annunciato il ministero della difesa russo in un comunicato.

Un'esercitazione
In base a quanto annunciato, il leader russo Vladimir Putin «ha deciso di verificare la prontezza al combattimento delle unità aeree e forze antiaeree», ha detto il Ministero della Difesa. In teoria «un'esercitazione». In pratica un nuovo segnale in un'ampia strategia di rafforzamento della presenza militare russa nell'Artico, tratteggiata a più riprese dal leader del Cremlino e recentemente sottolineata dalla sortita del vice premier Dmitry Rogozin, giunto sulle isole Svalbard (Norvegia) nel mare Glaciale Artico, nonostante le sanzioni occidentali gli vietino di presenziare sul territorio norvegese. L'esponente del governo sul suo Twitter, beffandosi di Oslo, ha poi accusato i norvegesi di essere «gelosi perchè ci siamo fatti il bagno al Polo Nord».

Commissione statale per lo sviluppo dell'Artico
Il vicepremier ha più volte ricordato che all'inizio di quest'anno Putin ha ordinato la creazione della Commissione statale per lo sviluppo dell'Artico. «Questo suggerisce che i vertici politici del Paese, il presidente, il governo sono concentrati sullo sviluppo della regione e nel rafforzare la nostra posizione in questa regione», ha detto Rogozin. Poi parlando di sviluppo della rotta marittima del Nord, di stazioni polari russe, scienza e storia, ha sottolineato l'utile apporto dei «nostri marinai, piloti, esploratori polari».

Riserve di idrocarburi
Sulla strategia artica russa primeggiano anche le immense e ancora intatte riserve di idrocarburi del Circolo Polare e la mai definita questione della sua territorialità. Ma soprattutto in quel documento per l'Artico, firmato da Putin da qui al 2020 prevede non solo lo sviluppo di una regione tra le più difficili, ma anche una presenza sempre più marcata. Tra interessi energetici e militari. L'americano Geological Survey ha già detto che sotto il Mar Glaciale Artico si troverebbero infatti fino al 30% delle riserve mondiali di gas e il 13% di petrolio.