24 aprile 2024
Aggiornato 19:30
La denuncia dell'economista del Guardian

Ttip e Tpp fanno gli interessi solo degli Stati Uniti?

L'economista del Guardian denuncia le manovre nascoste sottese agli accordi sul libero scambio tra Usa e, rispettivamente, Paesi del Pacifico (Tpp) e Ue (Ttip). Manovre dirette a favorire i grandi gruppi americani, scavalcando norme su sicurezza, ambiente, salute e correttezza finanziaria.

NEW YORK (askanews) - Negli Stati Uniti e nel mondo continua il dibattito sui nuovi accordi commerciali - come il Tpp e il Ttip, rispettivamente con Paesi del Pacifico e tra Usa ed Ue - che nei prossimi anni potrebbero ridisegnare i rapporti di forza tra le potenze globali. Patti che, secondo Joseph Stiglitz, sono concepiti per difendere gli interessi dei colossi industriali americani. L'economista esprime il suo punto di vista sulla questione in un editoriale sul Guardian.

NON E' LIBERO SCAMBIO - «Questi accordi sono definiti accordi di libero scambio; in realtà sono accordi su un mercato controllato, costruiti sugli interessi delle aziende, soprattutto americane e europee. [...] Non si tratta di una collaborazione alla pari: gli Stati Uniti di fatto detteranno i termini».

OLTRE IL COMMERCIO - Ma per fortuna - continua Stiglitz - i partner americani sono diventati sempre più decisi e attivi contro la questione. E non è difficile capire perché. «Questi accordi vanno ben oltre il commercio, gli investimenti dei governi e le proprietà intellettuali, imponendo cambiamenti fondamentali alle strutture legali, giudiziarie e regolatorie dei Paesi, senza il contributo o il controllo delle istituzioni democratiche», continua il premio Nobel.

DISONESTA LA PARTE SU PROTEZIONE INVESTITORI - "Tuttavia la più detestabile - e più disonesta - parte di questi accordi riguarda la protezione degli investitori», continua l'economista, ricordando che è vero che le aziende devono essere protette da possibili sequestri da parte delle istituzioni di un Paese, ma negli ultimi anni gli espropri sono stati pochissimi e ancora è possibile acquistare delle assicurazioni per tutelarsi.

CONTRO SALUTE, SICUREZZA, AMBIENTE E NORME FINANZIARIE - "Il vero intento di queste disposizioni è quello di impedire la salute, le politiche ambientali, la sicurezza e, sì, anche i regolamenti finanziari con lo scopo di proteggere l'economia e i cittadini degli Stati Uniti. Le aziende possono far causa ai governi per chiedere l'integrale risarcimento per qualsiasi riduzione dei loro profitti futuri derivanti da cambiamenti normativi», continua Stiglitz facendo qualche esempio: «Philip Morris ha fatto causa all'Uruguay e all'Australia per aver fatto mettere avvisi sui pacchetti di sigarette della pericolosità del fumo per la salute». Questi avvisi - dice l'economista - stanno funzionando e facendo diminuire il numero di fumatori e adesso il colosso del tabacco chiede un risarcimento per i mancati profitti.

LE MANOVRE SOTTESE - All'interno di questo quadro i grandi gruppi americani stanno cercando di inserire queste protezioni nel Tpp e del Ttip (gli accordi commerciali tra i Paesi del Pacifico e quello tra Stati Uniti e Unione europea), i cui contenuti sono mantenuti segreti ai cittadini (ma non alle società che stanno spingendo per vederli inseriti). «Ed è solo attraverso delle fughe di notizie o parlando con funzionari di governi che sembrano più impegnati nei processi democratici che sappiamo cosa sta succedendo», aggiunge Stiglitz per poi concludere: «La domanda è se vogliamo dare ai grandi gruppi la possibilità di usare misure nascoste in quelli che vengono definiti accordi commerciali per decidere come vivremo nel 21esimo secolo. Spero che i cittadini negli Stati Uniti, in Europa e nel Pacifico rispondano con un forte no».