18 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Dopo le dichiarazioni di Calenda

TTIP, pugno duro di M5S e Lega: «E' contro il made in Italy e contro i cittadini»

Il TTIP non s'ha da fare. Mentre in sede europea si rafforza la posizione (scettica) della Francia, anche le opposizioni al governo Renzi si fanno sentire

ROMA - Il TTIP non s'ha da fare. Mentre in sede europea si rafforza la posizione (scettica) della Francia, che ha affermato che l'accordo non sarà mai firmato entro il 2016, anche le opposizioni al governo Renzi si fanno sentire. A cominciare dal Movimento Cinque Stelle, da sempre critico sul trattato sul libero scambio Usa-Ue. "Il TTIP, il trattato transatlantico di libero scambio tra Ue e Usa, e il CETA, accordo simile con il Canada, dovevano saltare già da tempo perché sono contro il made in Italy e la democrazia e non perché il negoziato è troppo lungo, così come ha dichiarato il ministro dello Sviluppo Economico Calenda».Così hanno commentato i parlamentari pentastellati le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo Economico, Calenda sugli accordi internazionali TTIP e CETA. E hanno aggiunto: "Augurandoci che il suo non sia solo l'ennesimo annuncio che poi viene smentito dai fatti, com'è nel costume del governo Renzi, chiediamo che il ministro Calenda venga a riferire in Parlamento per una dettagliata comunicazione ufficiale».

Fedriga: speriamo salti
Sulla stessa linea il capogruppo alla camera della Lega Nord, Massimiliano Fedriga, che afferma: «La speranza è che il TTIP salti veramente. Un trattato che non porta alcun vantaggio al paese e che anzi minaccia le nostre aziende, la qualità dei prodotti e la salute dei consumatori».Non usa mezzi termini, il leghista, che alle dichiarazioni di Calenda oppone fermezza e decisione. "Se Calenda crede di minacciarci dicendo che salta l'accordo non ha capito proprio nulla, anzi, questa rappresenta una vittoria della Lega e dei cittadini liberi che non saranno costretti a sottostare alle assurde dinamiche dettate dal governo delle lobby e dall'Unione Europea»

La dichiarazione di Calenda
Il Ministro per lo Sviluppo Economico aveva affermato che il TTIP «rischia di saltare per la mancanza di fiducia verso qualunque cosa sia internazionalizzazione. La mancanza di fiducia e la mancanza di delega verso una governance certa europea stanno distruggendo la politica commerciale europea: noi siamo il sistema con i dazi più bassi al mondo, quindi se stiamo fermi è peggio per noi».

(Fonte Askanews)