19 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Ecco cosa accadrà se nessun partito avrà davvero la maggioranza assoluta

Gran Bretagna senza maggioranza? Istruzioni per l'uso

Nonostante l'avanzata di Cameron, per la seconda volta consecutiva le elezioni politiche britanniche potrebbero dar luogo ad uno hung Parliament, ovvero una situazione in cui nessun partito ha la maggioranza assoluta necessaria per formare un governo monocolore. Ecco cosa potrebbe accadere.

LONDRA (askanews) - Per la seconda volta consecutiva le elezioni politiche britanniche potrebbero dar luogo ad uno «hung Parliament", ovvero una situazione in cui nessun partito ha la maggioranza assoluta necessaria per formare un governo monocolore: dal 2010 però alcune regole sono cambiate, e in particolare a meno di un esplicito voto di sfiducia (categoria nella quale non rientrano più il voto di investitura e la finanziaria) non si potrà tornare alle urne fino al 2020.

Voto di sfiducia
Per poter aggirare la norma - approvata dal governo in carica per dare maggiore solidità alla coalizione - occorre il voto di due terzi della Camera dei Comuni: nella pratica, servirebbe il via libera sia dei Conservatori che dei Laburisti. Tuttavia, potrebbe non essere nell'interesse dell'opposizione lo sfiduciare un governo senza avere buone prospettive di vittoria alle urne e dunque chiunque approdi a Downing Street potrebbe rimanervi suo malgrado per cinque anni con un esecutivo di minoranza, anche senza essere in grado di far approvare delle parti sostanziali del suo programma.

La coalizione
Le alternative al governo di minoranza sono diverse: la più «sicura» è la coalizione, ma è anche quella che impone maggiori concessioni al socio di maggioranza; possibili sono anche altre due formule: il «supply and confidence», un appoggio esterno di fatto limitato agli eventuali voti di fiducia e alla finanziaria, e il «vote by vote», ovvero un appoggio puntuale su determinate leggi.

Le trattative
Quanto a chi debba considerarsi «incaricato», sia Cameron che Miliband avranno diritto a condurre delle trattative anche simultanee, sebbene formalmente il premier uscente venga ritenuto avere la precedenza: a contare, nel momento in cui la Regina dovrà affidare l'incarico, sarà tuttavia solo la certezza di ottenere una maggioranza. In ogni caso, due possibili date limite sono il 18 maggio, quando si riunirà la nuova Camera ed entro la quale dovrebbe venire sciolta la riserva, e il 27 maggio, il discorso programmatico o «Queen's Speech» che in teoria dovrebbe tenersi a maggioranza garantita (ovvero, senza sorprese al voto di investitura). Nel frattempo, in base al precedente del 2010 al disbrigo degli affari correnti dovrebbe provvedere l'esecutivo uscente, e dunque Cameron - come prima di lui Gordon Brown, peraltro nell'occasione accusato dalla stampa conservatrice di «squatting» - potrà sicuramente restare a Downing Street - almeno finché Miliband non annunci di aver trovato una maggioranza.