25 aprile 2024
Aggiornato 02:00
La Slovenia all'esame dell'Ocse

Gurria: «Bene le riforme, ma deve fare di più»

Le riforme economiche hanno aiutato la Slovenia a uscire dalla crisi, ma sono necessarie ulteriori azioni per rafforzare il settore bancario e le imprese, per stabilizzare il debito e per creare lavoro. Lo sostiene l'ultimo rapporto sull'economia del Paese centro-europeo diffuso dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

Roma (askanews) - Le riforme economiche hanno aiutato la Slovenia a uscire dalla crisi, ma sono necessarie ulteriori azioni per rafforzare il settore bancario e le imprese, per stabilizzare il debito e per creare lavoro. Lo sostiene l'ultimo rapporto sull'economia del Paese centro-europeo diffuso dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

Gurria: La Slovenia ha riguadagnato la fiducia dei mercati
Il rapporto, presentato a Lubiana dal segretario generale dell'Ocse Angel Gurria e dal primo ministro sloveno Miro Cerar dice che il paese è tornato alla crescita nel 2014 grazie alle riforme realizzate, in particolare il consolidamento fiscale, la riforma delle pensioni, la riforma del mercato del lavoro, la ristrutturazione e ricapitalizzazione, oltre che l'avvio di procedure di privatizzazione. «Quando s'è trovata di fronte alle incertezze poste dalla crisi economica, la Slovenia ha fatto il passo importante di riguadagnare la fiducia dei mercati e di rinnovare la spinta necessaria a rafforzare l'attività economica", ha detto Gurria.

C'é ripresa, ma restano aperte tante sfide
«Nonostante la ripresa in corso - ha precisato il segretario generale Ocse - molte sfide restano aperte per garantire la crescita sostenibile e alti livelli di benessere a tutti gli sloveni». Per far calare il debito pubblico - che è cresciuto dal 22 per cento sul Pil nel 2008 all'80 per cento del Pil nel 2014 - sarà necessario, secondo l'Ocse, procedere a un ulteriore consolidamento fiscale, anche alla luce del fatto che la società slovena invecchia e la spesa per le pensioni e per la sanità sono destinate a crescere. Sempre in questo ambito, dopo la riforma delle pensioni, l'Ocse auspica anche una riforma della sanità e una spending review nei settori della scuola, della pubblica amministrazione e degli enti locali. Lubiana, inoltre, dovrà aumentare la sua spesa in programmi attivi per il lavoro, al fine di incidere sul tasso di disoccupazione giovanile e a lungo termine.