Ebola, il farmaco sperimentale ZMapp sarà fornito alla Liberia
Su richiesta della presidente Ellen Johnson Sirleaf, le autorità statunitensi hanno messo in contatto il governo liberiano con l'azienda produttrice di ZMapp, il siero sperimentato per la prima volta sul dottor Kent Brantly e la missionaria Nancy Writebol.
NEW YORK - Il farmaco sperimentale contro l'ebola somministrato ai due statunitensi contagiati dal virus sarà fornito alla Liberia. Su richiesta della presidente Ellen Johnson Sirleaf, le autorità statunitensi hanno messo in contatto il governo liberiano con l'azienda produttrice di ZMapp, il siero sperimentato per la prima volta sul dottor Kent Brantly e la missionaria Nancy Writebol.
Le dosi del farmaco saranno somministrate a due dottori malati, i primi africani a ricevere il siero, prodotto ancora in quantità minime. Al momento, non esistono vaccini o cure, ma ci sono diversi farmaci sperimentali su cui alcune aziende stanno lavorando.
Le condizioni dei due americani malati, tornati negli Stati Uniti, sarebbero migliorate grazie al farmaco prodotto da Mapp Biopharmaceutical, ma le autorità sanitarie statunitensi e mondiali hanno frenato sugli effetti del siero, che dovrà essere testato su un numero significativo di persone per valutarne efficacia e sicurezza. Il farmaco è stato somministrato anche a Miguel Pajares, il missionario spagnolo di 75 anni rimpatriato nei giorni scorsi, morto questa mattina.
L'azienda che produce Zmapp ha reso noto di aver esaurito le dosi disponibili, dopo aver spedito le ultime in Liberia, «fornite gratuitamente». Il siero sarà portato nel Paese africano, questa settimana, da un rappresentante del governo statunitense, secondo le informazioni diffuse dal governo liberiano. Intanto, il comitato di esperti riuniti dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) si è detto favorevole al ricorso a trattamenti non ancora autorizzati contro l'epidemia di ebola. «Nelle particolari circostanze di questa epidemia - si legge in una nota - e purché siano soddisfatte determinate condizioni, crediamo sia etico offrire interventi non ancora testati».
L'epidemia che ha colpito l'Africa occidentale ha provocato più di mille morti: secondo l'ultimo bollettino dell'Oms, sarebbero decedute 1.013 persone, mentre 1.848 sarebbero i casi segnalati; tra il 7 e il 9 agosto sono stati accertati 52 nuovi decessi e 69 casi. La scorsa settimana l'Oms aveva detto che l'attuale epidemia di ebola è la più grave degli ultimi 40 anni, decretando «un'emergenza sanitaria internazionale».
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