24 agosto 2025
Aggiornato 09:30
La crisi ucraina

L'ira di Putin: ucraini hanno violato il nostro confine

In base all'Intelligence russa di frontiera, i blindati dell'esercito ucraino hanno violato il confine nazionale russo nella regione di Rostov, nelle prime ore del 13 giugno (distretto Millerovo Kuibyshevskovo). Vladimir Putin vuole chiarimenti da Kiev e ha ordinato al ministero degli Esteri russo di agire presso la controparte ucraina.

MOSCA - L'ira del Cremlino si scatena dopo l'annuncio che dei militari ucraini nella notte avrebbero violato con almeno uno o due blindati il confine russo. Vladimir Putin vuole chiarimenti da Kiev e ha ordinato al ministero degli Esteri russo di agire presso la controparte ucraina «per la violazione del confine russo da parte dei militari ucraini». Lo ha detto il portavoce di Putin Dmitry Peskov, specificando che verranno intraprese «tutte le azioni necessarie». In questo modo la crisi ucraina sembra allontanarsi ulteriormente da una possibile soluzione.

In base all'Intelligence russa di frontiera, i blindati dell'esercito ucraino hanno violato il confine nazionale russo nella regione di Rostov, nelle prime ore del 13 giugno (distretto Millerovo Kuibyshevskovo). Lo ha detto un portavoce dell'ufficio regionale di Rostov del Servizio federale di sicurezza (Fsb, ex Kgb) di frontiera, Vasily Malayev.

Un veicolo si è fermato vicino alla città russa di Millerovo. I soldati hanno abbandonato il veicolo, probabilmente per un guasto, e hanno ripiegato verso l'Ucraina, ma poi sarebbero tornati per recuperarlo. Questo tentativo è stato sventato dalle guardie di frontiera, e i soldati ucraini sono rientrati nel loro confine. Il veicolo è stato trovato rotto dai russi, ed è oggetto di un'indagine avviata sull'incidente, secondo l'Fsb. Secondo altre fonti un altro blindato avrebbe invaso il territorio, prendendo a bordo e portando i soldati in salvo.

I motivi di attrito tra Mosca e Kiev dunque si moltiplicano. Peskov ha sottolineato lo stato delle relazioni a proposito della guerra del gas, mettendo in evidenza: «stiamo ancora vedendo la mancanza di volontà da parte di Kiev a risolvere le questioni in sospeso», ha detto. La posizione russa è quella di Gazprom: «Costruttiva e trasparente» ha precisato Peskov ricordando che questa posizione si riferisce al contratto attualmente in vigore. «La parte russa ha mostrato grande flessibilità, al fine di giungere ad accordi, anche sulla base delle linee guida fornite dal presidente russo. Ciò non ha ricevuto la dovuta risposta», ha detto il segretario stampa del presidente, lasciando intendere che ora Mosca non sa quando riprenderanno i colloqui.

Infine, Peskov ha tagliato corto: Putin per ora non ha incontri in agenda con la dirigenza ucraina, ossia con il neoeletto Petro Poroshenko. «Non ci sono incontri previsti nel prossimo futuro non è previsto», ha detto, ricordando che Putin ha appena parlato al telefono con Poroshenko. «Continueremo a monitorare la posizione dei colleghi ucraini», ha concluso.