4 ottobre 2024
Aggiornato 03:30
Terrorismo

Attentati in Nigeria, più di 100 i morti. Torna la paura di Boko Haram

Almeno 118 persone sono morte e 45 sono rimaste ferite nel doppio attentato avvenuto in un mercato affollato e vicino al terminal dei bus nella città di Jos, nel centro della Nigeria, già teatro di violenti scontri tra pastori cristiani e musulmani.

LAGOS - Almeno 118 persone sono state uccise e 45 ferite nel duplice attentato dinamitardo sferrato in un affollato mercato di Jos, località del centro della Nigeria. Lo ha annunciato la polizia. Il commissario di polizia Chris Olakpe, dello Stato del Plateau, di cui Jos è la capitale, ha dichiarato alla stampa che 46 sono rimaste uccise e 45 ferite nelle deflagrazioni avvenute al mercato New Abuja.

DUE AUTOBOMBE - I precedenti bilanci parlavano di «decine di feriti» senza precisarne il numero. A provocare le esplosioni sono state due autobomba. La prima esplosione, dovuta ad un camion bomba, è avvenuta verso le 15 locali (le 16 italiane). Delle squadre di soccorso sono arrivate rapidamente sul posto. Una ventina di minuti dopo, è saltato in aria un minibus, anch'esso imbottito di esplosivi. L'attentato non è stato rivendicato, anche se verosimilmente è opera degli islamisti armati di Boko Haram.
Jos, nello Stato del Plateau, è stata in passato teatro di violenze a sfondo etnico e religioso, in quanto segna il confine fra il sud cristiano e il nord musulmano.

SERVONO SANZIONI ONU - Le Nigeria ha chiesto oggi ufficialmente al Consiglio di sicurezza dell'Onu di aggiungere il gruppo islamista armato di Boko Haram ad una lista di organizzazioni considerate terroriste e sottoposte a delle sanzioni a causa dei loro legami con al Qaida. Lo hanno reso noto dei diplomatici. La Nigeria ha presentato la domanda presso il Comitato delle sanzioni contro al Qaida che dipende dal Consiglio.
La decisione entrerà in vigore giovedì alle 15 ora di New York (le 21 in Italia) se nessuno dei 15 Paesi membri del Consiglio avrà presentato delle obiezioni. Le sanzioni che decreta il comitato sono generalmente dei congelamenti di beni, un embargo sulle armi e dei divieti a viaggiare.

LICEALI RAPITE - Il governo israeliano ha inviato in Nigeria due esperti dell'antiterrorismo per collaborare alle ricerche delle oltre 200 studentesse rapite dall'organizzazione terroristica islamica di Boko Haram: lo hanno reso noto fonti della sicurezza dello Stato ebraico.
Secondo le fonti i due funzionari non fanno attualmente parte delle forze di sicurezza israeliane; il premier dello Stato ebraico, Benjamin Netanyahu, aveva offerto l'11 maggio scorso l'assistenza di Israele per la ricerca delle studentesse rapite, proposta accettata dal governo nigeriano.