1 agosto 2025
Aggiornato 15:00
La crisi siriana

Ginevra II: nessun accordo tra le parti

«Non c'è stato alcun accordo sul modo di trattare il terrorismo», ha spiegato il mediatore dell'ONU Lakhdar Brahimi, deplorando il fatto che «non c'è stato un reale cambiamento nella posizione dei due interlocutori☼

GINEVRA - Ultimo giorno di colloqui a Ginevra tra la delegazione del governo siriano e l'opposizione al regime di Damasco. Le due parti, secondo quanto riferito dal mediatore dell'Onu Lakhdar Brahimi, dovranno fissare una nuova data per proseguire i colloqui terminati ieri con un sostanziale nulla di fatto dopo uno sterile dibattito sul «terrorismo».
«Non c'è stato alcun accordo sul modo di trattare il terrorismo», ha spiegato Brahimi, deplorando il fatto che «non c'è stato un reale cambiamento nella posizione dei due interlocutori».

NUOVI COLLOQUI IL 10 FEBBRAIO - Questo primo round di colloqui, iniziati subito dopo la conferenza internazionale di pace di Montreux, il 22 gennaio scorso, terminerà dunque senza un sostanziale accordo né sul dossier umanitario né sulla questione, molto più spinosa, della transizione politica.
Secondo quanto si è appreso da fonti vicine ai negoziati, l'inizio della seconda fase dei colloqui dovrebbe essere fissato per il prossimo 10 febbraio, sempre a Ginevra.

NESSUN INCONTRO IRAN, GOVERNO E OPPOSIZIONE SIRIANA - L'Iran ha smentito la notizia diffusa oggi da al Jazeera, secondo cui Teheran starebbe avendo colloqui segreti con i rappresentanti di governo e opposizione della Siria a Berna, in Svizzera, in concomitanza con la conferenza di pace internazionale in corso a Ginevra. E' stato il viceministro degli Esteri iraniano per gli Affari arabi e africani, Hossein Amir Abdullahian, a intervenire per smentire quanto apparso sull'emittente araba, come riportato dall'agenzia iraniana Fars.
Già lo scorso 22 gennaio, giorno di avvio dei lavori a Montreux della conferenza internazionale, il sito Debka, vicino all'intelligence israeliana, aveva riferito dell'arrivo di una delegazione iraniana in un albergo fuori città. «E' chiaro a tutti i partecipanti che sebbene ufficialmente assente, la presenza iraniana incombe su ogni possibile decisione - aveva scritto Debka - questo stando alle dichiarazioni rilasciate all'inizio del mese dal segretario di Stato Usa John Kerry sull'ammissibilità dell'Iran ai 'margini della conferenza'».