L'Economist secondo endorsement a Obama: «Meglio il diavolo che si conosce»
Il settimanale spiega nell'editoriale del numero in uscita oggi i motivi del secondo endorsement al presidente e definisce lo sfidante Mitt Romney «non adatto all'incarico». L'entusiasmo, comunque, non sembra lo stesso di quattro anno fa: «L'America può fare meglio di Barack Obama» è il sottotitolo
NEW YORK - Quattro anni dopo, l'Economist continua a sostenere Barack Obama perché «una volta rieletto potrà imparare dai suoi errori», perchè «ha risollevato l'economia americana, vicina al disastro», e «perchè ha avuto una condotta decente in politica estera».
Il settimanale spiega nell'editoriale del numero in uscita oggi i motivi del secondo endorsement al presidente e definisce lo sfidante Mitt Romney «non adatto all'incarico». L'entusiasmo, comunque, non sembra lo stesso di quattro anno fa: «L'America può fare meglio di Barack Obama» è il sottotitolo.
Dopo una campagna «miseramente negativa», per la testata londinese gli americani hanno davanti una decisione molto più difficile di quella del 2008. In economia, si legge, «l'argomento più convincente a favore del presidente è quello di aver fermato tutto prima che la situazione peggiorasse definitivamente». Tra le note positive della presidenza Obama si citano il salvataggio di General Motors e Chrysler e gli aiuti alle banche che hanno scongiurato una grave depressione economica.