Egitto, Occidente e arabi salutano l'elezione di Morsi
La Casa Bianca ha invitato il Cairo a rimanere «un pilastro della pace nella regione». Barack Obama ha chiamato al telefono il suo omologo egiziano per congratularsi con lui e assicurare il sostegno degli Stati Uniti al processo di transizione egiziana verso la democrazia
IL CAIRO - I paesi Occidentali e le capitali del mondo arabo hanno salutato ieri l'elezione del candidato dei Fratelli Musulmani, Mohamed Morsi, alla presidenza dell'Egitto. La Casa Bianca ha invitato il Cairo a rimanere «un pilastro della pace nella regione». Barack Obama ha chiamato al telefono il suo omologo egiziano per congratularsi con lui e assicurare il sostegno degli Stati Uniti al processo di transizione egiziana verso la democrazia: «Collaboreremo con il presidente eletto Morsi, sulla base del rispetto reciproco, per ottenere progressi in numerose questione di interesse per l'Egitto e gli Stati Uniti», ha fatto sapere Washington. Il capo della Farnesina Giulio Terzi ha espresso su twitter le sue «felicitazioni» al Presidente Morsi e agli egiziani «per la prova di democrazia». Si tratta, ha scritto Terzi, di un «passo avanti per consolidare le istituzioni e rafforzare l'amicizia con Roma».
SUPERATO AHMED SHAFIQ - Con il 51,73% delle preferenze, pari ad oltre 13 milioni di voti, Morsi ha superato al ballottaggio l'ex primo ministro di Hosni Mubarak, Ahmed Shafiq. Israele ha reso omaggio al «processo democratico» che ha permesso a Morsi di accedere alla presidenza, indicando che «intende proseguire la sua cooperazione con il governo egiziano sulla base del trattato di pace» siglato nel 1979. Per il movimento radicale palestinese Hamas, l'elezione di Morsi ha segnato un «momento storico» per l'intera regione mediorientale. Il Qatar, da parte sua, ha salutato «il ruolo del Consiglio supremo delle forze armate e dei magistrati egiziani che hanno consentito il successo» di questo processo elettorale.
PAESI ARABI - Il Consiglio nazionale siriano, principale movimento di opposizione al regime di Damasco, ha stimato che l'elezione di Morsi rappresenta «uno dei risultati più gloriosi della primavera araba», che dà «grandi speranze» al popolo siriano. L'Iran ha espresso le sue congratulazioni «al popolo egiziano per il successo di queste elezioni e per la presidenza di Morsi, rendendo omaggio ai martiri nel paese». Gli Emirati arabi uniti hanno espresso «la speranza di vedere tutti gli sforzi convergere verso la stabilità» dell'Egitto.
UE: VITTORIA STORICA - A Bruxelles, l'Unione europea ha definito la vittoria di Morsi «storica per il paese e per la regione». Il capo della diplomazia Ue, Catherine Ashton, si è detta disponibile «a lavorare con Morsi» ed ha lanciato un appello «a tendere la mano a tutti gli altri gruppi politici e sociali». Il presidente francese François Hollande ha assicurato che la Francia è «pronta a lavorare» con il nuovo capo di Stato egiziano. A Londra, il ministro degli Affari esteri William Hague ha evocato «un momento storico per l'Egitto».
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