20 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Al Cairo in piazza Tharir

Egitto, manifestazioni contro Shafiq e verdetto Mubarak

Manifestanti chiedono che l'ex Premier venga escluso dal ballottaggio. La decisione della Corte è attesa per giovedì prossimo, due giorni prima del ballottaggio. Stefania Craxi: Italia accolga l'ex presidente Mubarak

IL CAIRO - Migliaia di persone hanno manifestato al Cairo in piazza Tharir per chiedere che Ahmed Shafiq, l'ultimo premier dell'era Mubarak, venga escluso dal ballottaggio del 16-17 giugno prossimi, in applicazione della legge che esclude dalla vita politica gli esponenti dell'ancien régime. I manifestanti hanno anche protestato contro il verdetto che ha concluso il processo al presidente egiziano deposto e contro l'eventualità che questo venga trasferito dal carcere in un ospedale militare.
Manifestazioni analoghe si sono svolte anche ad Alessandria, sulla costa mediterranea e in altre città egiziane.

Shafiq era stato inizialmente escluso dalla corsa elettorale, ma il suo ricorso era poi stato accolto dalla commissione elettorale che aveva poi girato il caso alla Corte costituzionale. La decisione della Corte è attesa per giovedì prossimo, due giorni prima del ballottaggio.
Shafiq affronterà al ballottaggio il candidato dei Fratelli musulmani, Mohammed Mursi. In caso di vittoria, l'ex premier ha promesso che nel Paese verranno rispettati i diritti umani: «Nessuno verrà arrestato per la sua opinione ... i servizi di sicurezza dovranno rispettare la legge e gli standard previsti dal rispetto dei diritti umani».«Io rappresento uno Stato laico - ha continuato in una conferenza stampa - i Fratelli musulmani rappresentano uno Stato settario. Io rappresento progresso e luce, loro arretratezza e buio». Shafiq si è quindi impegnato per uno «stato moderno, civile e giusto», a differenza dei suoi avversari che «ci riporterebbero al Medio Evo».

Stefania Craxi: Italia accolga l'ex presidente Mubarak - L'Italia accolga l'ex presidente egiziano Hosni Mubarak. Lo chiede Stefania Craxi, presidente dei Riformisti Italiani. «Le condizioni di salute dell'ex presidente egiziano Mubarak si sono ulteriormente aggravate. Un paese democratico come l'Italia non può assistere passivamente al calvario di un uomo che per decenni è stato interlocutore privilegiato dell'Occidente, e che ora viene abbandonato al suo destino», afferma l'ex sottosegretario agli Esteri. «Se per l'Egitto Mubarak è un problema, l'Italia non può non dirsi pronta ad accoglierlo. Il governo italiano, il ministro degli Esteri Terzi, avrebbero il dovere di farlo presente nelle sedi appropriate», conclude Craxi.