18 agosto 2025
Aggiornato 21:30
Papademos: Sacrifici dolorosi, ma senza sarebbe il caos

Atene, sei feriti negli scontri davanti al Parlamento

I principali sindacati ellenici, Gsee e Adedy, avevano lanciato un appello a manifestare oggi contro le politiche del governo. Almeno 50 mila persone si sono radunate a piazza Syntagma ad Atene e altrettante a Salonicco, la secondo città del Paese

ATENE - Almeno sei persone sono rimaste ferite oggi ad Atene nel corso di violenti scontri registrati davanti al Parlamento e nelle vie adiacenti tra manifestanti e forze dell'ordine.
I principali sindacati ellenici, Gsee e Adedy, avevano lanciato un appello a manifestare oggi contro le politiche del governo. Almeno 50 mila persone si sono radunate a piazza Syntagma ad Atene e altrettante a Salonicco, la secondo città del Paese.
Nella capitale ellenica, gli incidenti sono cominciati quando un gruppo di incappucciati ha lanciato sassi e bottiglie molotov contro la polizia. Gli agenti hanno risposto con i lacrimogeni. Di colpo i manifestanti si sono ritirati nelle strade adiacenti che si sono trasformate in campi di battaglia. Gli scontri sono proseguiti per due ore nel centro di Atene dove sono stati incendiati diversi negozi, una banca e un caffè di una catena statunitense.
Oltre 3.000 agenti di polizia presidiano il centro della capitale ellenica. Davanti al parlamento continua la manifestazione dei sindacati. Tra i manifestanti anche il compositore greco Mikis Theodorakis, 85 anni, autore di «Zorba il greco».
Da diverse ore il parlamento greco è riunito per discutere le misure d'austerity decise dal governo e richieste da Ue e Fmi per la nuova tranche di aiuti da 130 miliardi di euro che ha l'obiettivo di salvare il Paese dal default. Il voto dell'aula è atteso dopo la mezzanotte.

In fiamme centro commerciale vicino al Parlamento - Un centro commerciale nei pressi del parlamento di Atene è stato dato alle fiamme da manifestanti greci. Le immagini trasmesse dalle televisioni elleniche mostrano un edificio di diversi piani avvolto dalle fiamme.

Parlamento voterà sul pacchetto di austerity del governo - Il parlamento greco voterà oggi sulle misure d'austerity decise dal governo e richieste da Ue e Fmi per la nuova tranche di aiuti da 130 miliardi di euro che ha l'obiettivo di salvare il paese dal default. All'esame del parlamento ellenico ci sono tre testi: misure per ricapitalizzare le banche elleniche, un'autorizzazione al premier Lucas Papademos per firmare gli accordi europei e un swap di titoli pubblici con le banche creditrici per cancellare 100 miliardi del debito greco, che ammonta a 350 miliardi di euro. Il nuovo piano prevede anche la facilitazione dei licenziamenti e una riduzione dei salari minimi, ma questi aspetti saranno inclusi in una legge successiva da approvare nelle prossime due settimane.

Papademos: Sacrifici dolorosi, ma senza sarebbe il caos - «Sappiamo che questo programma impone sacrifici dolorosi ai greci, ma un default potrebbe condannare la Grecia verso un'avventura senza controllo». Lo ha detto il primo ministro greco, Lucas Papademos, spiegando in tv al Paese quanto sia importante approvare le nuove misure di austerità per ottenere gli aiuti internazionali.
«Questo programma ci garantirà condizioni di sicurezza e fiducia e restituirà competitività alla nostra economia», ha detto Papademos. «Il nostro Paese tornerà a crescere, probabilmente nella seconda metà del prossimo anno».
«L'accordo per le nuove misure ha il sostegno dei due principali partiti e garantisce il futuro del nostro Paese nell'Eurozona», ha aggiunto Papademos.

Venizelos: Offerta pubblica sul debito entro venerdì 17 - La Grecia spera di lanciare «tra oggi e venerdì 17 febbraio» l'offerta pubblica ai suoi creditori privati per la ristrutturazione del suo debito, ed evitare il rischio di «un fallimento». Lo ha affermato oggi davanti ai deputati ad Atene il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos, a poche ore dal voto cruciale del parlamento sulle nuove misure di austerità, imposte da Ue e Fmi, per ottenere la seconda tranche di aiuti.