24 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Lo ha riferito l'Osservatorio siriano dei diritti dell'Uomo

Siria, almeno 24 persone uccise. Papa: Basta spargimento di sangue

Continua l'assedio di Homs da parte delle Forze del regime. Si dimette capo degli osservatori della Lega Araba. Intanto il leader di Al Qaeda Al Zawahiri sostiene la ribellione contro Assad

BEIRUT - Almeno 24 persone, in maggioranza civili, sono state uccise nel corso di violenze in Siria, in particolare nella città di Homs (centro) assediata dalle forze del regime e allo stremo. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano dei diritti dell'Uomo.
«Si sono intensificati il lancio di ordigni con carri armati e mortai», ha detto Rami Abdel Rahmane, capo dell'osservatorio, secondo il quale «almeno 24 persone sono state uccise a Homs, di cui 13 a Baba Amr», uno dei quartieri più colpiti durante l'assalto condotto dalle forze del regime dal 4 febbraio scorso.
A Rastane, nella provincia di Homs, una donna è stata investita dall'esplosione di un razzo, mentre un bambino è stato ucciso da un cecchino a Deraa (sud) mentre partecipava ai funerali di una ragazzina uccisa alla vigilia, secondo l'Osdh.
Nella provincia di Hama (centro), otto soldati dell'esercito regolare sono stati uccisi durante uno scontro a fuoco con gruppi di disertori, nei pressi della località di Kalaat al-Madik, secondo la stessa fonte.
Dall'inizio delle proteste, 11 mesi da, la repressione del regime di Assad ha provocato la morte di oltre 6.000 persone.

Papa: Basta spargimento di sangue - «Seguo con molta apprensione i drammatici e crescenti episodi di violenza in Siria. Negli ultimi giorni essi hanno provocato numerose vittime. Ricordo nella preghiera le vittime, fra cui ci sono alcuni bambini, i feriti e quanti soffrono le conseguenze di un conflitto sempre più preoccupante. Inoltre rinnovo un pressante appello a porre fine alla violenza e allo spargimento di sangue». E' l'appello lanciato da Papa Benedetto XVI dopo l'Angelus.
«Infine, invito tutti - e anzitutto le Autorità politiche in Siria - a privilegiare la via del dialogo, della riconciliazione e dell'impegno per la pace. E' urgente rispondere alle legittime aspirazioni delle diverse componenti della Nazione, come pure agli auspici della comunità internazionale, preoccupata del bene comune dell'intera società e della Regione», ha concluso il Pontefice.

Si dimette capo degli osservatori della Lega Araba - Il responsabile della missione di osservazione in Siria della Lega Araba, il generale sudanese Mohammed al-Dabi, ha rassegnato le dimissioni dall'incarico: lo hanno reso noto fonti dell'organizzazione panaraba, che si riunisce oggi al Cairo per discutere la situazione sririana.

La Lega araba sostiene l'opposizione e chiede l'invio dei caschi blu - La Lega araba ha deciso di fornire sostegno politico all'opposizione siriana e ha chiesto al consiglio di sicurezza delle Nazioni unite la formazione di una forza congiunta Onu-arabi, secondo il comunicato finale della riunione dei ministri degli Esteri arabi svolta al Cairo. L'organizzazione panaraba ha anche lanciato un appello ai suoi membri di interrompere le relazioni diplomatiche con Damasco.
La Lega araba «avvierà canali di comunicazione con l'opposizione siriana cui fornirà tutte le forme di sostegno politico e materiale», secondo il testo finale.
Contemporaneamente i ministri hanno deciso di «mettere fine alla missione degli osservatori della Lega araba» in Siria e hanno deciso di chiedere «al consiglio di sicurezza di adottare una risoluzione per la formazione di una forza di mantenimento della pace arabo-onusiana congiunta per controllare l'applicazione del cessate il fuoco», secondo il testo.
La Lega ha sottolineato inoltre che manterrà le sanzioni economiche contro la Siria e ha confermato «lo stop delle relazioni commerciali con il regime siriano ad eccezione di quelle che toccano direttamente la popolazione siriana».
I ministri hanno confermato la loro presenza alla conferenza degli amici della Siria, organizzata in Tunisia il 24 febbraio prossimo.

Al Zawahiri sostiene la ribellione contro Assad - Il leader di al Qaida, Ayman al-Zawahiri, ha espresso il suo sostegno alla ribellione siriana in un messaggio video diffuso su alcuni siti internet islamici: lo ha reso noto il centro di sorveglianza informatica Site.
Nel messaggio - intitolato «Avanti, leoni della Siria» - Al Zawahiri accusa il regime del presidente siriano Bashar al-Assad di aver commesso dei crimini contro i propri cittadini, elogiando coloro che si ribellano contro il governo.
Il video, della durata di circa 8 minuti, vede al Zawahiri - succeduto nel 2011 ad Osama bin Laden - davanti a uno sfondo verde: il leader di al Qaida incoraggia i siriani a non fidarsi deo governi occidentali e arabi, che imporrebbero un governo sottomesso all'Occidente, e chiede ai musulmani di Turchia, Giordania e Libano di sostenere al ribellione e di rovesciare un regime definito anti-islamico.