19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Terrorismo | Attentati in Siria

Kamikaze a Damasco: 26 i morti. Diserta il Generale di Assad

Oggi i funerali ufficiali nel quartiere popolare di al Midan. Il regime di Damasco ha puntato il dito contro gli esponenti dell'opposizione definendoli «terroristi», mentre 17 civili sono morti per mano delle forze dell'ordine in un'altra giornata di proteste pro-democrazia in tutto il paese

DAMASCO - Nuovo attacco kamikaze ieri in Siria: il bilancio delle vittime è salito ad almeno 26 morti e 63 feriti. Il regime di Damasco ha puntato il dito contro gli esponenti dell'opposizione definendoli «terroristi», mentre 17 civili sono morti per mano delle forze dell'ordine in un'altra giornata di proteste pro-democrazia in tutto il paese.
Nel frattempo, si è registrata la prima defezione da parte di un generale dell'esercito di Bashar al-Assad, Mustafa Ahmad Al-Sheikh, annunciata dallo stesso militare in un video trasmesso da Al Jazeera. Dal generale è arrivato un appello ai soldati siriani perché passino dalla parte dei manifestanti.

Ban Ki-moon: Ogni forma di violenza è inaccettabile - Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon si è detto «profondamente preoccupato dalla situazione in Siria, dove migliaia di persone - ha constatato - sono morte da marzo dell'anno scorso e altre vengono uccise ogni giorno». Ban ha ribadito che «ogni forma di violenza è inaccettabile e deve cessare immediatamente».
«Un kamikaze si è fatto esplodere alle 10.55 nel quartiere di al Midan a Damasco, un quartiere densamente popolato» facendo 26 morti e 63 feriti, ha confermato l'agenzia di stampa ufficiale Sana citando il ministro dell'Interno, generale Mohammed al-Shaar. Le immagini crude trasmesse dalla tv siriana hanno mostrato resti di cadaveri, finestrini di un autobus frantumati, macchie di sangue e diverse auto danneggiate e bruciate. Sempre la televisione ha fatto sapere che i funerali ufficiali e pubblici sono previsti oggi dopo la preghiera del pomeriggio alla moschea Hassan, proprio nel quartiere popolare di al Midan.