Strage di copti in Egitto, riunione d'urgenza del Governo
Convocata dal primo ministro Sharaf nel pomeriggio. Secondo l'ultimo bilancio fornito dalle autorità locali, 24 persone sono rimaste uccise
IL CAIRO - Il primo ministro egiziano Essam Sharaf ha convocato oggi una riunione d'urgenza del governo, all'indomani degli scontri tra cristiani copti e forze dell'ordine che hanno fatto 24 morti al Cairo: lo ha riferito la televisione di Stato. La riunione, che dovrebbe svolgersi nel pomeriggio, è stata annunciata dopo l'arresto di una quarantina di persone a seguito dei disordini nella notte.
24 persone sono rimaste uccise - Secondo l'ultimo bilancio fornito dalle autorità locali, 24 persone sono rimaste uccise negli scontri scoppiati ieri sera nel centro del Cairo durante una manifestazione di cristiani copti, i più violenti dalla rivolta dello scorso febbraio che ha portato alla caduta del regime di Hosni Mubarak. Nella notte le autorità hanno imposto un coprifuoco in città, cessato stamattina alle 7, per cercare di riportare l'ordine attorno al Parlamento, la sede del governo e il museo archeologico del Cairo. I feriti sono oltre 200.
La protesta dei Copti - Migliaia di cristiani copti erano scesi in piazza per protestare contro la distruzione di una Chiesa nella provincia di Assuan, e le violenze sarebbero scoppiate dopo che un gruppo di manifestanti ha gettato delle pietre contro la polizia militare, in assetto antisommossa, schierata davanti all'edificio della televisione di Stato.
I copti, che rappresentano dal 6 al 10% della popolazione egiziana, ritengono di essere discriminati in una società a grande maggioranza musulmana.
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