Missionari: Accolte 2.500 persone durante scontri
Circa 15 missionari hanno garantito cure mediche ad Abidjan
ROMA - Circa 2.500 persone hanno cercato rifugio nella Comunità missionaria di Villaregia ad Abidjan durante i giorni dell'assedio all'ex Presidente ivoriano Laurent Gbagbo, arrestato lunedì scorso.
«Circa 2.500 persone sono venute a cercare rifugio nella nostra zona della parrocchia, soprattutto nei momenti più aspri della guerra e durante la notte», ha raccontato a TM News padre Amedeo Porcu, responsabile della comunità situata a Yopougon, estrema periferia della capitale ivoriana, che conta una quindicina di missionari. «Abbiamo accolto cristiani, non cristiani, cattolici e non cattolici, gente di tutte le etnie. Ci sembra proprio che nel nostro centro missionario si possa ritrovare quell'unità di cui c'è bisogno», ha aggiunto.
I missionari hanno anche garantito cure mediche. «In questo periodo è difficilissimo accedere agli ospedali - ha sottolineato padre Amedeo - le persone non possono spostarsi per accedere alle cure e quando ci riescono non trovano i medici. Il nostro centro medico sta proseguendo con l'assistenza, finchè abbiamo le scorte dei medicinali».
Abidjan sta lentamente tornando alla normalità, ma la gente deve «fare anche due ore di cammino a piedi per arrivare ai due unici mercati che ancora hanno qualcosa da mangiare, dove i prezzi sono anche triplicati».
A scontri finiti, Padre Amedeo lancia un appello: «Sappiamo che ogni guerra mette nel cuore dell'uomo i sentimenti più terribili. Ma la guerra è sempre inutile e sempre sconfitta. Chiediamo di riscoprire il valore del dialogo e della pace. C'è un proverbio africano che recita: 'Quando due elefanti fanno la guerra, a pagare è l'erba che c'è intorno'».
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