29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
Medio Oriente

L'offerta di Netanyahu: congelamento parziale delle colonie

Il premier israeliano intende seguire la politica del predecessore Olmert. Domani l'incontro con Abu Mazen

GERUSALEMME - Il premier israeliano Benjamin Netanyahu seguirà la stessa politica dei suoi predecessori e offrirà ai palestinesi un congelamento parziale delle costruzioni negli insediamenti. Lo riporta il sito web del quotidiano israeliano Haaretz, che cita fonti israeliane. La moratoria di dieci mesi sulle costruzioni, concessa dal governo israeliano alla fine dello scorso anno, scadrà il 30 settembre.

BLOCCO PARZIALE - I palestinesi hanno minacciato di uscire dal negoziato diretto di pace, riavviato il 2 settembre, se le costruzioni nelle colonie riprenderanno. Netanyahu non intende però prolungare il congelamento completo delle costruzioni, ma è disposto invece ad adottare la linea seguita dal suo predecessore Ehud Olmert, che nel 2007 si era accordato con l'amministrazione Bush prima del vertice di Annapolis per un congelamento parziale nelle colonie in Cisgiordania. L'accordo prevedeva anche che Israele avrebbe potuto costruire nuove case senza limiti nei quartieri ebraici di Gerusalemme Est, ma non avrebbe invece costruito nei quartieri arabi. Sotto il governo Olmert, più del 90% delle costruzioni furono eseguite nei principali blocchi di insediamenti, Maaleh Adumim, Gush Etzion e Ariel.

SECONDO ROUND DEI COLLOQUI - Domani Netanyahu incontrerà il presidente palestinese Abu Mazen per il secondo round di colloqui diretti. Ci saranno anche il segretario di Stato Usa Hillari Clinton e il presidente egiziano Hosni Mubarak.